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martedì 12 maggio 2015

Specchiarsi nello stesso cielo...


Matrimoni benedetti nei cuori, nelle anime e nella famiglia. Allora al duetto d'amore fa presto eco il coro dei figli. E penso alla seconda moglie di Giovanni Sebastiano Bach, a quella Maddalena Wilkens che scrisse nel suo diario: <<Ero molto giovane, ma compresi subito la mia responsabilità nello sposarlo>>. Ebbene, trent'anni di vita coniugale, tredici figli, avversità, sventure e dolori non lasciarono la più lieve scalfitura nella sua serenità quotidiana, dove il grande Bach trovava anche cieco tanta forza per cantare. Così Giovanni Sebastiano poteva dirle: << Ringrazio Dio di averti data a me>>. E Maddalena di rimando: <<Mio Dio, fammi degna di lui>>. E penso a Enrichetta Blondel, prima moglie di Alessandro Manzoni. Lui ventitrè anni, lei sedici: un poema. Ora non so se, come ha detto qualcuno, Enrichetta ricordi Cosima Wagner. Ogni vita muliebre è diversa, ma le donne che amano sono tutte uguali. Infatti, venticinque anni di vita in comune, nove figli, una serena fiducia, un consapevole spirito di sacrificio esaltano questa unione santificata dalla conversione al cattolicesimo di Enrichetta e del ritorno alla fede di Alessandro. Cercarsi uno nell'altro, ritrovarsi nei figli, trasfigurarsi nell'amore, confondersi nell'ideale, specchiarsi nello stesso cielo. 167