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sabato 29 ottobre 2011

Talvolta l'incomprensione lascia segni roventi





Talvolta l'incomprensione lascia segni roventi. Vari silenzi delle adolescenze sulle cose d'amore, sul valore della vita e sul significato del destino, sono eloquenti come condanne. Probabilmente queste anime respirano in atmosfere cariche di equivoci e di inganni. Forse, anche, sono cresciuti in climi dominati dal disordine e agitati dalle accuse più gravi e volgari, in continuo fermento di compromessi e menzogne. E tali miasmi possono avere già avvelenato le stesse infanzie costrette ad assistere, ora pavide ora spettrali, a scene, drammi e tragedie. I genitori spesso non hanno fatto alcun caso a questi muti testimoni delle loro dispute. E la vita familiare continua a gettare ombre cupe nelle giovanissime anime che più tardi, anziché giudicare l'uno o laltro dei genitori, condanneranno soltanto la vita. Bisogna comprendere meglio queste adolescenze per amarle di più, affinché il loro cuore non tremi per il ricordo e la cicatrice si chiuda. Bisogna che il giorno in cui troveranno il loro destino non lo guardino come un avversario e che il richiamo d'amore non costituisca mai un inganno. 21


martedì 25 ottobre 2011

Alle ragazze forse si parla ancora meno

Alle ragazze si parla forse ancora meno. Qualche volta con la timida scusa che la vita moderna rivela già tutto. Qualche altra volta si tace perchè ci sarebbe troppo da dire. E poi vi è la prudenza, il riserbo e il pudore. E spesso l'incomprensione alza una gelida barriera tra le anime. Molte adolescenti sono simili a quelle piante che tendono il loro folgiame al di là delle fredde mura, per respirare nell'azzurro. Altre si rifugiano solitarie tra il silenzio dei parenti e quello delle loro camere. E credo che anche oggi questo silenzio possa alimentare uno stato d'animo propizio a conflitti più gravi tra senso e cuore, anima e coscienza. Eppure proprio in tali conflitti emergenti davanti alle più diverse occasioni, nasce la vera personalità. Altre volte, dopo uno di questi periodi dove scatti e abbandoni, rivolte e istinti cozzano violentemente, il cuore trema, l'anima si ripiega, mentre la coscienza vigila in attesa di qualcosa. Un po' di vento. Forse la tempesta. Un raggio di sole. Ma qualcosa... Soltanto l'anima maschile innamorata potrà correggere certe impostazioni e disperdere larve e fantasmi di queste adolescenze inquiete. E verrà il vento, la tempesta o il sole: una simpatia che passa, una persona che trasforma, o l'amore che rallegra tutta la vita 20

domenica 23 ottobre 2011

Tacere è bene ma parlare è meglio

"D'accordo. Alle volte tacere è bene, ma qualche volta parlare è meglio. E poi troppo spesso tacere è comodo e facile, mentre parlare è difficile e penoso. Infine tacere può essere un segno di prudenza, ma parlare un atto di coraggio. Quello nasconde anche un po' d'egoismo e questo esige una fatica. Perciò parlare ai giovani richiede un adattamento di mentalità, una penetrazione in un piano diverso e una continua attenzione per non ferire suscettibilità e amor proprio. In più bisogna saper scegliere le ore per dire qualcosa alle anime. Spesso infine adoperiamo parole senza conoscere bene i sentimenti che agitano e le reazioni che provocano. Per questo si parla sempre meno alle giovinezze con la comoda scusa che, dati i tempi propizi all'espansione di tutte le loro libertà, non ascolterebbero. Così qualche adolescente cerca di reagire e, guardandosi intorno in un mondo in cui si sente sempre più estraneo, fissa porte e finestre come per una fuga. Qualche volta uno scatto improvviso fa persino allibire i parenti, che incolpano il carattere. Ma raramente qualcuno comprende che l'anima si è ribellata soltanto per non morire. Molte adolescenze anelano a un'evasione."19

giovedì 20 ottobre 2011

Troppe volte il silenzio non è d'oro


Una volta erano i genitori che formavano l'educazione dei figli. Oggigiorno può accadere facilmente il viceversa. E i genitori tacciono disorientati... Molte adolescenze poi si drappeggiano nell'incomprensione con gesti di abbandono o di compiacenza, cercando avidamente uno specchio. E i genitori guardano stupefatti... Altre adolescenze invece accusano i genitori di incomprensione, senza valutare né difficoltà, né sacrifici, né caratteri, né situazioni. E i genitori aspettano rattristati... Fatto sta che vi sono famiglie nelle quali non si parla mai la stessa lingua. Il silenzio rimane il solo mezzo per andare d'accordo. Tutti si guardano quasi mortificati di dover vivere sotto lo stesso tetto. Si incontrano nelle camere come nelle pubbliche piazze. Si rivedono l'indomani e si danno il buongiorno impacciati. Nessuno discute delle cose che veramente importano. Nessuno vede quello che è evidente. Nessuno affronta gli argomenti capisaldi della vita. Così l'incomprensione si trasforma in una sonnolenza che crea la solitudine. Bisogna che qualcuno si svegli, rompa il silenzio e parli, perché l'anima intenda e il cuore risponda. Troppe volte il silenzio non è d'oro. 18

lunedì 17 ottobre 2011

Saper comprendere è la prima legge per amare


Saper comprendere è la prima legge per poter amare. Invece talvolta la generazione che se ne va non riesce a capire quella che si avanza verso la vita. Intanto, troppo facilmente accusiamo le giovinezze di non possedere la nostra esperienza. E molte volte vorremmo persino che divenissero adulti senza passare attraverso la loro età. Qualche altra volta, poi, con consigli e confronti, diamo prove di indubbia smemoratezza , non ricordando di essere incorsi in errori di egual genere. E naturalmente questa mancanza di memoria è tutta a nostro vantaggio, poichè ci permette di fare una bella figura. Ad essere sinceri, però, in certe accuse nascondiamo una punta di rimpianto per qualcosa che non abbiamo conosciuto o di invidia per qualcosa d'altro che abbiamo irrimediabilmente perduto. Meglio dunque non pretendere che la giovinezza acquisti di colpo una saggezza che forse ci è costata cara e che molto probabilmente non pratichiamo tutti i giorni. Ma lasciare che compia la propria esperienza e vegliare con indulgente tenerezza... Certo è necessario comprendere bene per amare meglio. L'incomprensione che scava abissi tra razze e alza barriere tra i popoli, crea spesso conflitti anche nelle famiglie. Ed è sempre la prima nemica dell'amore. 17

mercoledì 12 ottobre 2011

Le ragazze di oggi sanno amare meglio o peggio di quelle di ieri?


Le ragazze di oggi sanno amare meglio o peggio di quelle di ieri? Anzitutto credo siano più coscienti del dono che fanno all'uomo. E data la sempre più ampia libertà di vita e di scelta, sono le sole responsabili della loro felicità, poichè anche le ragazze di oggi cercano il vero amore, cioè quello unico e fatale che rivela la donna a se stessa. E se qualcuna sorride di ironia e se altre sembrano indifferenti o spregiudicate, poco importa: gran parte dell'adolescenza odierna è ancora formata dal sogno. E il vero amore rimane la perla che adorna il diadema di ogni principessa azzurra. Perciò se rileggessimo le parole che Fènelon e Musset rivolgevano alle ragazze dei loro tempi, troveremmo che ben poco è mutato. La donna muore sempre dal desiderio che un uomo si accorga del suo valore e la faccia sua sussurrandole la parola tante volte sognata, quando un cuore risponde ad un altro cuore. Ma un elemento nuovo è venuto a rafforzare l'ideale della ragazza moderna: la sua volontà di partecipare attivamente alla vita dell'uomo che la sposa. E anche se nasconde gelosamente questa sua aspirazione, nulla le è più dolce che sentirsi compresa fino in fondo. 16

lunedì 10 ottobre 2011

In qualche cosa le ragazze sono cambiate


Però in qualche cosa le ragazze sono cambiate. Intanto non si lasciano convincere ad attendere inattive il loro impiego di mogli, ma incalzate dalla concorrenza crescente, rese più consce della libertà acquisita con lo sport, abbandonate le carriere vuote e aride di un tempo, rivelano un amor proprio superiore a quelle di ieri. Inoltre un più acuto intuito le orienta a cercare tra le vie quella meglio adatta al proprio temperamento. Una più sicura volontà di riuscire le spinge a superare tutti gli ostacoli. E una più ferma fiducia in loro stesse le sprona a raggiungere l'ideale dell'indipendenza materiale e spirituale. Perciò, pronte a non lasciare tutte le difficoltà all'uomo, ma a dividere con lui il lavoro e la pena, come il piacere e la gioia, si preparano a divenire migliori compagne per il viaggio della vita. Ma appunto perchè le ragazze che lavorano hanno bisgno di maggior coraggio, gli uomini dovrebbero conciliare i diritti e i doveri di ognuno con uno spirito di cavalleria migliore. E non confondete troppo facilmente questa con la galanteria...15

sabato 8 ottobre 2011

In ognuno vi è sempre il cuore che attende una parola sola



  Certo la donna ha realizzato le sue maggiori conquiste dall'altra guerra europea. E poi oggi la strada è facile iniziatrice di ogni adolescenza. Il cinema e la televisione completano l'educazione della giovinezza che ha gli occhi aperti e le orecchie tese. Infine lo sport con la più ampia promiscuità dei sessi, da alle ragazze la massima libertà di idee, di movimento e di azione. Così, emancipandosi giovanissima dalla tutela della famiglia, la donna impara a vedere, a giudicare e a scegliere e si mostra più sicura di sé, più cosciente della propria responsabilità. D'accordo: qualche volta l'educazione quasi standardizzata uniforma le ragazze moderne come se uscissero da un collegio internazionale. In verità non si tratta che di un'apparenza esteriore, poiché ad esaminarle meglio, sia pure imitando, ciascuna tende alla propria individualità. E sotto l'indifferenza vi è qualcosa in ascolto. E al di là di quell'aria spregiudicata l'anima trema. E in ognuno vi è sempre il cuore che attende una parola sola. 14

venerdì 7 ottobre 2011

Adesso lascia che mi rivolga a te caro amico




Adesso lascia che mi rivolga a te caro amico. Può darsi che tu dica: delle pagine sulla donna non mi interessano. Qui sta l'errore. Nel parlare al cuore della donna si spiana sempre la via dell'anima maschile che la formerà. E nel cercare l'anima della donna si trova spesso l'impronta dell'uomo che l'ha plasmata. Tuttavia amico mio noi affermiamo troppo leggermente che siamo superiori alla donna: basterà un attimo per convincerci che la nostra statura è solo questione d'amor proprio. Non affermiamo nemmeno che tutte le donne sono uguali: forse ne incontreremo una che ci darà una smentita. Non atteggiamoci neppure a uomini forti: a una certa ora potremmo ritornare come bimbi che invocano la madre. Convinciamoci invece che per l'egoismo maschile è prudente sentirla amica, utile averla alleata e saggio tenerla al fianco come coraggiosa compagna. Siamo anzi sicuri che solo una donna potrà aiutarci a dare un canto all'amore e un'ala al dolore, imprimendo alla nostra vita un'esaltazione lirica che non immaginiamo. E se un uomo è passato sulla terra senza incontrare una donna veramente tale, può dire di aver vissuto invano. Comunque non accusiamo le ragazze di oggi di essere peggiori di quelle di ieri. 13

giovedì 6 ottobre 2011

Cerca i segni del tuo mattino



Il mattino. Ragazza sul bordo del letto 1884 di Edvard Munch

Permettimi dunque di cercare con te i segni del tuo mattino. Così spero di aiutarti a conoscere te stessa, affinchè tu vada più sicura verso l'incontro che sogni. Chiunque tu sia, comunque ti chiami, hai il primo dovere di trovare che la vita è bella. Non aspettare però che le cose diano gioia a te, ma dà gioia a tutte le cose. Cerca di acquistare l'intelligenza dei segni che appaiono sul tuo cammino e di quelli che si svegliano dentro di te. Prosegui diritto senza ascoltare le voci che salgono dall'ombra. E se ti inoltri per qualche sentiero, non perdere di vista la strada maestra. Non imprimere al tuo mattino lo sbadiglio della noia. Non restare inerte di fronte a chi fatica. Non passare indifferente davanti a chi soffre. E cammina cantando anche se qualche giorno il cielo non è sereno. Soprattutto abbi sempre fede nella missione che ogni donna nascendo porta dentro di se. La conoscerai con la giovinezza e la compirai un giorno nel nome dell'amore.12

mercoledì 5 ottobre 2011

Per il tuo mattino piccola amica

Queste pagine sono per il tuo mattino piccola amica. Esse forse potranno dire qualcosa a te e al compagno che incontrerai domani. Le anime hanno segni e ritmi, accordi e richiami che gli occhi non vedono. Ma il tono delle mie parole non ti tragga in inganno: si possono dire tante verità sottovoce. E spesso le cose mormorate a fior di labbra vanno ancora più nel profondo. Non affaticarti ad inseguire la felicità. Quando sarà la tua ora ti chiamerà per nome. Non cercare affannosamente il destino per tutte le strade. Quando sarà la tua ora prenderà quella giusta per giungere a te. Non battere a ogni porta per trovare l'amore. Quando sarà la tua ora entrerà nella tua casa, nella tua vita e nel tuo cuore.11

Questa pagina e quelle che seguiranno sono tratte dalle opere di Nino Salvaneschi