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domenica 23 ottobre 2011

Tacere è bene ma parlare è meglio

"D'accordo. Alle volte tacere è bene, ma qualche volta parlare è meglio. E poi troppo spesso tacere è comodo e facile, mentre parlare è difficile e penoso. Infine tacere può essere un segno di prudenza, ma parlare un atto di coraggio. Quello nasconde anche un po' d'egoismo e questo esige una fatica. Perciò parlare ai giovani richiede un adattamento di mentalità, una penetrazione in un piano diverso e una continua attenzione per non ferire suscettibilità e amor proprio. In più bisogna saper scegliere le ore per dire qualcosa alle anime. Spesso infine adoperiamo parole senza conoscere bene i sentimenti che agitano e le reazioni che provocano. Per questo si parla sempre meno alle giovinezze con la comoda scusa che, dati i tempi propizi all'espansione di tutte le loro libertà, non ascolterebbero. Così qualche adolescente cerca di reagire e, guardandosi intorno in un mondo in cui si sente sempre più estraneo, fissa porte e finestre come per una fuga. Qualche volta uno scatto improvviso fa persino allibire i parenti, che incolpano il carattere. Ma raramente qualcuno comprende che l'anima si è ribellata soltanto per non morire. Molte adolescenze anelano a un'evasione."19

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