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venerdì 16 marzo 2012

Questo nostro incontro è un peccato...

Questo nostro incontro è un peccato. Dobbiamo proteggerlo dagli sguardi indiscreti. Dobbiamo nasconderlo lontano da tutti. Sappiamo che non può presentarsi in mezzo agli uomini e apparire alla luce del sole. Sappiamo che deve vivere come un vagabondo e un criminale, con il continuo timore del domani. Appena siamo soli abbiamo paura di tutti. E se siamo in mezzo al mondo cerchiamo ancora di rimanere da soli. Uno sguardo basta a riconoscerci nella folla. Un silenzio ci unisce più di un discorso. Se parlando incontro il tuo nome, il sangue mi martella nelle vene. Se tu pronunci il mio, l'anima ti trema sulle labbra. E siamo sorpresi che nessuno sveli il nostro segreto. Eppure l'accusa è nel tuo sorriso quando mi vedi e nel mio sguardo quando tu sorridi. Sappiamo che la nostra condanna è in questo silenzio che ci incatena. Sappiamo che questo è un peccato. E non vorrei odiarti domani come oggi ti amo. Talvolta tra l'amore e l'odio non vi è che un soffio. Dobbiamo mutare la catena in ala. Dobbiamo cercare il cielo perduto. E dopo esserci incontrati nell'ombra, ci troveremo nella luce. Comunque, non aspettiamo il richiamo dell'ultima campana per salvarci dal naufragio. 99

domenica 11 marzo 2012

Non so se il nostro incontro sia stato un bene o un male


Non so se il nostro incontro sia stato un bene o un male. Non so se il fatto di esserci incontrati voglia dire che ci siamo veramente trovati. Ma ora un oscuro pericolo ci minaccia. Qualcosa è nell'aria come un temporale che si avanza. Tuttavia il cielo è perfettamente sereno. Talvolta leggo sul tuo viso la stessa impronta della mia paura e nei tuoi occhi il brivido dell'ora che passerà. Ma nessuno ha ancora detto la parola che fa tremare l'anima presaga. Eppure da qualche tempo ho sentito la presenza d'un silenzio in mezzo a noi. L'estraneo si è accompagnato al nostro passo. Qualche volta lo abbiamo trovato ai nostri appuntamenti, frugando tra dubbi e sospetti. E ci ha seguito come un'ombra inquieta, lasciandoci una spina nel cuore. E in realtà qualcosa muore dentro i nostri cuori. Ebbene, certamente un giorno uno di noi due dirà la parola che fa tremare l'anima presaga. Ce ne andremo ognuno per la propria via, già dimentichi di un incontro che è stato un errore. Non ci diremo nemmeno addio e non cercheremo neppure di spiegarci che cosa è accaduto tra noi. Così da adesso sappiamo come morirà qualcosa che non avrebbe dovuto nascere mai. E sentiamo che esserci trovati voleva dire piuttosto che ci siamo perduti. 98

venerdì 2 marzo 2012

L'amore della donna è un'ala in cerca di nuovi orizzonti


Alle volte nessuna delle due anime ha visto il segno malefico dell'incontro. Qualche altra volta invece una l'ha riconosciuto. Eppure non ha voluto o saputo ritirarsi. A tutta prima non si comprende per quale ragione i cuori accettino l'amarezza di queste dolorose esperienze. Assai spesso è l'anima femminile che, dotata di un'intuizione più profonda, vede i germi di fallimento nell'incontro negativo. E tuttavia continua a sorridere all'amore con dolce speranza, come la madre sa guardare con tenerezza anche il figlio ingrato. Si direbbe perfino che la donna abbia segrete simpatie per i cattivi soggetti. Così, l'anima femminile, nascondendo all'altra il presagio del luogo o dell'ora, della parola o del silenzio che rivelava il segno malefico, rimane al suo posto sorretta dall'istinto materno e attende con fiducia l'avvenire. Forse quest'amore si eleverà. Forse fiorirà nella luce al di là della colpa e della vergogna. E anche se l'anima maschile, vedendo il naufragio vicino, si abbandona alla deriva, quella femminile non si dà mai per vinta. Ed è la prima a cantare la risurrezione nella quale ha avuto sempre fede. L'amore della donna è spesso come un'ala in cerca di nuovi orizzonti. 97