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sabato 27 ottobre 2012

E vi sono accordi magnetici tra l'amore e la morte

E vi sono accordi magnetici tra l'amore e la morte. Le anime innamorate sanno che anche in un solo bacio trema il desiderio di chiudere gli occhi per sempre. Così unirsi è strappare a Dio il divino permesso di morire per ritornare a vivere più vicini. E amarsi è invocare la morte per fecondare la vita. Certo tra l'amore e la morte non esiste che uno spasimo di meno e un brivido di più. L'amore è annullarsi per un attimo. La morte è annullarsi per sempre. E i cuori anelano a spegnersi in un soffio solo. Un mattino, se ricordi, abbiamo incontrato un funerale. Il convoglio procedeva lento in mezzo agli uomini che correvano alle loro mete. Non abbiamo scambiato una sillaba. Mi hai stretto la mano forte come per dirmi addio. Forse vedevi la mia ombra passare tra i vivi nella fretta mattutina. Ebbene, quel giorno non piangere. Perdonami se non ti ho saputo amare come avrei voluto. Perdonami se non ti ho reso felice come avevo sognato. Non portare il lutto nemmeno per un ora. Fammi rivivere con te nella serenità di un lavoro fecondo di bene. Solo così l'amore vincerà la morte. E sii sicura che dall'altra riva il mio amore, imperfetto nella carne e manchevole nello spirito, illuminerà la via perché tu possa una sera giungere ancora a me. Se l'amore veglia, la morte dà vita alla vita. 137

venerdì 19 ottobre 2012

Per esserti così bene specchiata nel mio destino, sii benedetta

Ho già detto altrove che ogni uomo fa soffrire almeno una donna nella sua vita. Ma molte volte un'esistenza femminile è illuminata più dal dolore che dall'amore. Del resto l'uomo cerca di fuggire da un amore che gli rechi una sofferenza. La donna invece anela a trovare una sofferenza nel suo amore per avere la gioia di curare la ferita e guarire la cicatrice. E spesso si specchia nel cuore che consola. Così per quanto mi hai dato con il gesto e la parola; per quanto hai compiuto di bello e di buono nel mio nome e sul mio cammino; per quanto mi hai procurato di gioia, di fede e di speranza, sii benedetta. Per quello che hai saputo perdonare senza parlare, senza giudicare, senza ricordare; per quello che hai sopportato in silenzio con indulgenza e comprensione; per quello che hai sofferto in causa mia, dei miei difetti e delle mie avversità, sii ancora benedetta. Per avermi guardato vivere con tanto amore; per esserti così bene specchiata nel mio destino; per aver cantato anche nel dolore, sii sempre benedetta. 136

mercoledì 10 ottobre 2012

Il nostro amore è anche dolore, e tu lo sai

Il nostro amore è anche dolore e tu lo sai. L'amore mi aveva già rivelato la tua grazia. Ma soltanto il dolore ti ha mostrato in piena luce. Tutto questo non è avvenuto senza urti, ansie e febbre. 
E un giorno ci siamo detti: 
<<Tu non saprai mai quanto ho sofferto per te>>. 
<<Tu non saprai mai quanto mi hai fatto soffrire>>. 
E accusandoci abbiamo incominciato ad amarci di più. Ma se non avessimo sofferto insieme, non avrei saputo persare il tuo cuore. E solo amandoti nel dolore ti ho veduta bene in viso. Così hai la coscienza di esser divenuta te stessa più nel dolore che nell'amore. E sei il fiore che mi ha dato gioia. E sei la fiamma che mi ha dato luce. Ma oggi soltanto con l'aureola del tuo dolore mi appari superbamente bella, perchè la tua dedizione ha varcato i limiti di ogni amore. E ormai, attraverso le tue parole e i tuoi gesti, ho finalmente compreso che amare era il gioioso preludio del soffrire, poichè il dolore, già dal primo mattino, sprofondava le sue radici nell'amore. E ora il mio cuore trema nel guardarti piangere e ogni tua pena diventa la sua spina. Ma tu nel vedermi soffrire apri le braccia, perchè il mio tormento sia crocifisso dentro di te. Certo tu sai amare meglio, perchè sei maternamente viva nel dolore. 135

mercoledì 3 ottobre 2012

Bisogna soffrire in due per essere invincibili davanti al destino

Vi sono riflessi di fiamma tra l'amore e il dolore. Si direbbe anzi che l'anima femminile, intuendo che un giorno l'amore non basterà più ad alimentarla, abbia la segreta aspirazione di incontrare una sofferenza capace di darle maggiore luce e di svelare il significato del suo destino. Del resto noi amiamo veramente quello che ci fa soffrire. E ci doniamo con piena coscienza solamente nelle ore del dolore. Le anime innamorate sanno che nulla è più alto, più bello e più fecondo di una sofferenza incontrata e superata insieme. D'altronde proprio così si accorgono che il dolore diventa il vero potenziatore dell'amore, poichè è la sola forza capace di divinizzare una parola o un gesto. Perciò non credo esistono veri grandi amori senza dolore. Soltando la sofferenza svincola le anime dalla febbre dei sensi e le trasfigura nella luce di un altro amore. E soltando dopo le ore incendiate si guardano con un'intensità che non avrebbero mai supposta, benedicendo il dolore, che le ha battezzate nel fuoco. Bisogna  soffrire in due per valutare la qualità del proprio amore. Bisogna soffrire in due per essere invincibili davanti al destino. 134