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domenica 23 dicembre 2012

Vieni è l'ora di levare le ancore e di alzare le vele

Vieni è l'ora di levare le ancore e di alzare le vele. E' l'ora di incominciare il lungo viaggio insieme, perché sei la compagna che Dio mi dona. Non so dirti con quanta gioia benedico questo momento tanto atteso in cui la tua vita si unisce alla mia e il mio destino diventa il tuo. Vieni. Non perdere tempo a guardare intorno a te. Noi due soli bastiamo perché il nostro sogno diventi realtà. Noi due soli contiamo perché la più bella fiaba del mondo viva nei nostri cuori. Alzo le vele nel sole cantando il tuo amore e isso a prua la bandiera che porta il tuo nome. Vieni. Non temere: terrò ben fermo il timone nelle mie mani. E se un giorno mi assalirà la stanchezza non avrò che da guardarti negli occhi per sentirmi più forte. E se all'improvviso una sera mi prenderà la paura della tempesta, attenderò dalle tue labbra la parola che rinfranca. Vieni. Non farmi più attendere, che è l'ora. Scenderemo insieme all'ombra della nostra vela nuziale il grande fiume del tempo. E passeremo i ponti degli anni sino al giorno in cui l'Onnipossente ci indicherà l'approdo del nostro viaggio. 145

giovedì 13 dicembre 2012

Fidanzamento: battuta d'aspetto della sinfonia nuziale.

Fidanzamento: battuta d'aspetto della sinfonia nuziale. Ogni anima ha la sua nota dominante. Ogni cuore cerca un motivo per intonare un accordo. E allora osservatevi bene. Forse vi sforzerete di appalesarvi proprio come non siete o come vorreste essere. Eppure bisogna scoprire la verità più nascosta; quella che non si dice mai o si mostra raramente. Ma proprio nel periodo in cui ognuno misura le parole e sorveglia i gesti, questa verità può affiorare improvvisamente. Basta una sillaba a tradire. Basta un silenzio ad accusare. Il matrimonio è opera d'armonia. Fidanzamento: dolce speranza d'una felicità completa. Ma la felicità è la gioia che si dà all'altro. E ogni cuore anela a un giuramento eterno. E allora conoscetevi meglio. Non  abbiate paura a vivere in mezzo al mondo: talvolta in questo modo vedrete se siete fatti l'uno per l'altro. E se rimanete soli, provate a tacere: potrà darsi che precisamente così sentiate di aver molto da dire. Ma se per caso un giorno vi accorgerete di esservi sbagliati, non abbiate timore a rompere l'incanto e di riprendere ognuno la propria via. Nulla di più triste che rimanere tutta la vita vicino a un'anima lontana. Il matrimonio è due cuori e un destino solo. 144

venerdì 30 novembre 2012

Insieme formate un destino e un mondo

Questi sono giorni di festa. L'anima canta nella luce e il cuore è colmo di gioia. Presto passerete come principi di leggenda sotto l'arco nuziale che è il trionfo del vostro amore. Accogliete dunque anche il mio augurio. Non credete a La Rochefoucauld che ha detto: <<Esistono matrimoni felici, ma non ve ne sono di deliziosi>>. Certo, oggi più che mai, la vita coniugale risulta complessa. E ogni giorno sarà necessario rinnovare la vostra felicità,  trovando formule nuove in armonia con le circostanze più diverse. Non basterà amarvi come avete sognato, ma bisognerà amarvi nella realtà di tutte le ore. Adesso benedici, o Dio, i cuori che si uniscono per la vita intera. Veglia, o Signore, sulla nuova casa per preparare il nido di quelli che verranno. Illumina d'amore, o Dio, i destini dei compagni di strada, affinché giungano insieme all'eternità. Questi sono giorni di festa. E se tu, amico mio, sei già il capo, tu, piccola amica, sei l'anima radiosa. Insieme fermate un destino e un mondo. Così, in questa vigilia azzurra, cercatevi con gli occhi, ma trovatevi nel cuore. 143

giovedì 22 novembre 2012

Proteggi questa notte il mio amore

Accogli o mio Dio le parole che mi salgono dal cuore. Proteggi questa notte il mio amore. Veglia su lui mentre mi addormento e fa' che nel sonno riparatore trovi la forza per una vita più intensa e l'energia per un lavoro più fecondo. Fa che domattina si svegli senza aver dimenticato il mio nome. Fa che riceva subito il mio saluto. Fa che il mio pensiero l'accompagni durante tutta la giornata e lo difenda da ogni cosa bassa e volgare. Fa che continui ad amarmi come l'amo. E tu che hai creato il mondo consenti che la scintilla nata in me, viva e diventi fiamma e non si spenga mai. Rendi questo nostro amore più alto e più profondo. Liberalo dalle viltà e dagli inganni, affinché cresca nella gioia e si espanda nella luce. Fa che la mia vita serva alla sua e la sua anima si specchi nella mia. Fa che mi chiami e gli risponda, che mi cerchi e mi trovi, domani e sempre. Insegnaci a soffrire uno per l'altro. Mostraci la via dell'elevazione, perché ancora uniti, di cielo in cielo, possiamo ritrovarci in te, mio Dio. E così sia. 139

venerdì 16 novembre 2012

Ogni donna ha un fiore da offrire, un canto da dare e un si da dire

L'amore è più forte della morte, dice il Cantico dei Cantici. E se Novalis, Leopardi e Wagner li hanno cantati insieme, molte donne li esaltano con la loro vita. Veronica Gambara offre alla memoria di Gilberto, principe di Correggio il suo Canzoniere. Vittoria colonna piange il suo marchese di Pescara. Cosima Lizt è la vestale di Bayreuth. Carlotta del Messico paga con la dolce follia la morte di Massimiliano ucciso a Queretaro. Bice Melzi vuole essere sepolta nella camicia rossa di Ippolito Nievo. E sempre l'amore tende a superare la morte dopo aver servito tutta la vita. Ma la più bella promessa è quello che si giura davanti a Dio. Maria Nicoletta Connio è per quarantasette anni la serena compagna di Goldoni. Teresa Casati Confalonieri supera tutte le prove, raggiunge l'abnegazione e vive nel ricordo per il suo Federico. Anita Ribeiras è la fedeltà lirica e ardente dell'eroe dei due mondi. E sempre l'amore tende a servire il destino con la certezza da trovarlo trasfigurato nell'oltrevita. Spesso nelle profondità del suo inconscio l'anima femminile intuisce che la vita vale per quanto sa realizzare il suo destino e che l'amore è la sola forza umana capace di vincere la morte. Così, fondendo vita e morte, amore e destino in una sola armonia spirituale, unisce la terra e il cielo. Ogni donna ha un fiore da offrire, un canto da dare e un sì da dire. 138

sabato 27 ottobre 2012

E vi sono accordi magnetici tra l'amore e la morte

E vi sono accordi magnetici tra l'amore e la morte. Le anime innamorate sanno che anche in un solo bacio trema il desiderio di chiudere gli occhi per sempre. Così unirsi è strappare a Dio il divino permesso di morire per ritornare a vivere più vicini. E amarsi è invocare la morte per fecondare la vita. Certo tra l'amore e la morte non esiste che uno spasimo di meno e un brivido di più. L'amore è annullarsi per un attimo. La morte è annullarsi per sempre. E i cuori anelano a spegnersi in un soffio solo. Un mattino, se ricordi, abbiamo incontrato un funerale. Il convoglio procedeva lento in mezzo agli uomini che correvano alle loro mete. Non abbiamo scambiato una sillaba. Mi hai stretto la mano forte come per dirmi addio. Forse vedevi la mia ombra passare tra i vivi nella fretta mattutina. Ebbene, quel giorno non piangere. Perdonami se non ti ho saputo amare come avrei voluto. Perdonami se non ti ho reso felice come avevo sognato. Non portare il lutto nemmeno per un ora. Fammi rivivere con te nella serenità di un lavoro fecondo di bene. Solo così l'amore vincerà la morte. E sii sicura che dall'altra riva il mio amore, imperfetto nella carne e manchevole nello spirito, illuminerà la via perché tu possa una sera giungere ancora a me. Se l'amore veglia, la morte dà vita alla vita. 137

venerdì 19 ottobre 2012

Per esserti così bene specchiata nel mio destino, sii benedetta

Ho già detto altrove che ogni uomo fa soffrire almeno una donna nella sua vita. Ma molte volte un'esistenza femminile è illuminata più dal dolore che dall'amore. Del resto l'uomo cerca di fuggire da un amore che gli rechi una sofferenza. La donna invece anela a trovare una sofferenza nel suo amore per avere la gioia di curare la ferita e guarire la cicatrice. E spesso si specchia nel cuore che consola. Così per quanto mi hai dato con il gesto e la parola; per quanto hai compiuto di bello e di buono nel mio nome e sul mio cammino; per quanto mi hai procurato di gioia, di fede e di speranza, sii benedetta. Per quello che hai saputo perdonare senza parlare, senza giudicare, senza ricordare; per quello che hai sopportato in silenzio con indulgenza e comprensione; per quello che hai sofferto in causa mia, dei miei difetti e delle mie avversità, sii ancora benedetta. Per avermi guardato vivere con tanto amore; per esserti così bene specchiata nel mio destino; per aver cantato anche nel dolore, sii sempre benedetta. 136

mercoledì 10 ottobre 2012

Il nostro amore è anche dolore, e tu lo sai

Il nostro amore è anche dolore e tu lo sai. L'amore mi aveva già rivelato la tua grazia. Ma soltanto il dolore ti ha mostrato in piena luce. Tutto questo non è avvenuto senza urti, ansie e febbre. 
E un giorno ci siamo detti: 
<<Tu non saprai mai quanto ho sofferto per te>>. 
<<Tu non saprai mai quanto mi hai fatto soffrire>>. 
E accusandoci abbiamo incominciato ad amarci di più. Ma se non avessimo sofferto insieme, non avrei saputo persare il tuo cuore. E solo amandoti nel dolore ti ho veduta bene in viso. Così hai la coscienza di esser divenuta te stessa più nel dolore che nell'amore. E sei il fiore che mi ha dato gioia. E sei la fiamma che mi ha dato luce. Ma oggi soltanto con l'aureola del tuo dolore mi appari superbamente bella, perchè la tua dedizione ha varcato i limiti di ogni amore. E ormai, attraverso le tue parole e i tuoi gesti, ho finalmente compreso che amare era il gioioso preludio del soffrire, poichè il dolore, già dal primo mattino, sprofondava le sue radici nell'amore. E ora il mio cuore trema nel guardarti piangere e ogni tua pena diventa la sua spina. Ma tu nel vedermi soffrire apri le braccia, perchè il mio tormento sia crocifisso dentro di te. Certo tu sai amare meglio, perchè sei maternamente viva nel dolore. 135

mercoledì 3 ottobre 2012

Bisogna soffrire in due per essere invincibili davanti al destino

Vi sono riflessi di fiamma tra l'amore e il dolore. Si direbbe anzi che l'anima femminile, intuendo che un giorno l'amore non basterà più ad alimentarla, abbia la segreta aspirazione di incontrare una sofferenza capace di darle maggiore luce e di svelare il significato del suo destino. Del resto noi amiamo veramente quello che ci fa soffrire. E ci doniamo con piena coscienza solamente nelle ore del dolore. Le anime innamorate sanno che nulla è più alto, più bello e più fecondo di una sofferenza incontrata e superata insieme. D'altronde proprio così si accorgono che il dolore diventa il vero potenziatore dell'amore, poichè è la sola forza capace di divinizzare una parola o un gesto. Perciò non credo esistono veri grandi amori senza dolore. Soltando la sofferenza svincola le anime dalla febbre dei sensi e le trasfigura nella luce di un altro amore. E soltando dopo le ore incendiate si guardano con un'intensità che non avrebbero mai supposta, benedicendo il dolore, che le ha battezzate nel fuoco. Bisogna  soffrire in due per valutare la qualità del proprio amore. Bisogna soffrire in due per essere invincibili davanti al destino. 134

giovedì 27 settembre 2012

Il nostro amore è un'armonia, e tu lo sai

Il nostro amore è un'armonia. E tu lo sai. Già nel darti il primo bacio ti ho chiamata sulle labbra come per invocare la tua anima dalla profondità dei tempi dei tempi. E questo è stato il preludio della sinfonia che oggi ha il  tuo nome. Tu ti sei presto accorta che non eri un'arpa muta. Io mi sono subito accorto che la mia anima aveva il potere di far vibrare la tua in accordo con misteriosi ritmi vaganti nell'infinito. E abbiamo trovato il motivo fondamentale del nostro amore. Così siamo riusciti a scoprire e prendere, dagli elementi che ci circondano, le note essenziali  per arricchire ancora le variazioni in cui rintracciamo sempre il tema fondamentale che ci guida. Ma oggi conosciamo il valore degli accordi, dei ritmi e dei crescendi che danno un uguale colore alla sinfonia vissuta dai nostri cuori. Tu sai tutto questo perchè la tua anima non è un'arpa muta. Ma noi sappiamo anche che allargando i tempi e superando ancora altri orizzonti, in un'ora luminosa di un giorno benedetto, il nostro amore avrà un segno immortale. E la mia anima vede già i cieli nei quali incideremo la sinfonia che canterà per sempre il tuo nome. 133

domenica 16 settembre 2012

L'amore e la musica sono forze capaci di sciogliere i nodi che ci ormeggiano alla terra

L'amore e la musica sono le grandi forze capaci di sciogliere i nodi che ci ormeggiano alla terra, sospingendoci verso i sogni. Entrambi ci invitano a partire, a dimenticare, a ricominciare, a morire. Entrambi sono evasioni da noi stessi, liberazioni dall'esistenza quotidiana, espansioni di tutte le facoltà spirituali, dilatazioni della nostra personalità, incursioni nell'infinito. Ed essendo le vivide forze che riescono ad elevarci in un regno veramente eterno, ci offrono l'incantesimo di sperimentare in una vita così breve l'infinito che è in noi. Entrambi ci permettono il prodigio, sia pure per pochi attimi sfolgoranti, di metterci in vibrazione intima con il misterioso respiro dell'universo che batte in ritmo con il nostro stesso sangue. Entrambi possono darci il brivido più intenso e più profondo illuminando, incendiando e divinizzando qualche nostra ora. Entrambi, nutrendoci di una verità che alimenta  miracolosamente le anime, ci sospingono verso gli  orizzonti dove ogni nota umana anela a congiungersi con l'armonia suprema di Dio. 132

domenica 9 settembre 2012

Vi è tra la musica e l'amore una misteriosa affinità

Vi è tra la musica e l'amore una misteriosa affinità che le anime innamorate intuiscono presto. Ma perchè gli amori riescano a trasfigurarsi in sinfonie, bisogna che le anime arrivino a  prendere quota. E appena si avvedono di essere investite dalle prime ondate capaci di travolgerle verso queste sfere miracolose, le anime entrano nella cerchia incandescente della magia musicale. E il preludio diventa un incanto. L'anima femminile è come un'arpa pronta a vibrare con le note più alte e sottili, intense e profonde. E l'anima maschile le sveglia a una a una e  le accorda con i ritmi eterni dell'armonia. Allora per raggiungere gli altri tempi di questo magnetismo musicale, basta che un'anima canti e l'altra risponda. Un lieve errore di tono precipita dalle vette, dissolve il sogno e spezza la sinfonia. E quando le anime sentono vivere nel loro intimo il soffio che regge l'universo, sempre più attratte l'una verso l'altra, battono all'unisono nel flusso e riflusso di tutte le cose. Così l'incantesimo musicale si compie in un crescendo eroico e lirico. Le labbra hanno il palpito delle stelle. E i cuori il ritmo dell'infinito. 131

lunedì 3 settembre 2012

Vola anima mia. Le tue ali sono forti per varcare tutti gli orizzonti

Ed ecco si schiudono le porte stellanti delle trasfigurazioni. E davanti alle anime inebriate appare la cerchia magica dei sette cieli. Una dice all'altra: <<Vola, anima mia,vola. Le tue ali sono forti per varcare tutti gli orizzonti>>. E a ogni cielo una trasfigurazione si annuncia. Così le anime si accorgono che l'amore ha misteriose affinità con la musica. E vedono riflessi di fiamma tra l'amore e il dolore. E trovano accordi magnetici tra l'amore e la morte. La musica apre un altro cielo. Il dolore svela un nuovo mistero. La morte si trasfigura in immmortalità. Allora l'anima che sa meglio amare e vede più lontano e può salire più in alto, prende tacitamente l'altra sotto la sua ala. E insieme proseguono  in un volo radioso verso  la sorgente divina dell'amore dove intuiscono che perdendosi in due si ritroveranno uni, vivi ed eterni nel ritmo universale di tutte le cose. E la speranza diventa amore. E la fede si ritempra nell'amore. E l'amore si sublima in un altro amore.  <<Vola, anima mia, vola. Le tue ali sono forti per varcare tutti gli orizzonti>>. Certo le anime sanno che i  loro destini proiettati  fuori dalla vita continueranno a chiamarsi per nome nei cieli  incantati, dove le armonie d'amore si trasfigureranno in sinfonie di luce. 130

martedì 28 agosto 2012

Gli altri amori rischiarano qualche ora, il vero amore illumina tutta la vita

Nasce allora la rivelazione. E in un'atmosfera inebriante l'amore rinnova ogni cosa a sua immagine e somiglianza. Ebbene, riconoscerai il miracolo del vero amore da tre segni indubbi. Il clima allucinante dove i vostri due ritmi si fondono con la sinfonia universale. La certezza di una fatalità unica e assoluta che ti era predestinata. Il potere magico di formare e vivificare in te una personalità nuova. Del resto gli altri amori sono desideri  soddisfatti e il  vero amore è un desiderio senza fine. Quelli sono battute d'aspetto di un'armonia che si nasconde e questo è un accordo perfetto di due sensibilità. Negli altri amori esiste sempre dell'amor proprio e nel vero, non vi è più nulla di proprio. In quelli troviamo ancora egoismo, febbre e impazienza. In questo devozione e sacrificio. Gli altri amori rischiarano qualche ora e il vero illumina tutta l'esistenza. In quelli si è molto spesso in due. In questo si è sempre fusi in uno solo. Negli altri amori si rimane nella vita. Nel vero amore le anime vengono proiettate all'infinito. Quelli sono un incontrarsi per perdersi ancora e questo è un trovarsi per non lasciarsi più. E si potrebbe continuare... Vedrai che questa rivelazione è un battesimo  di allegrezza. 129

venerdì 24 agosto 2012

A volte nell'amore l'essere schiava ti dà la voluttà di sentirti sovrana

Secondo me l'iniziazione consiste nel trasformare in gioia quella paura che è l'annunciazione del vero amore. Intanto appena avrai compreso l'inutilità di ogni lotta, cercherai di organizzare la nuova esistenza con l'amore che è nato dentro di te. Ormai diventa il tuo padrone: inaugura una sua disciplina, trova altre leggi, istituisce una diversa morale, abolisce ogni libero arbitrio e modifica gusti, idee e abitudini. Forse di tanto in tanto tenterai di opporre una timida difesa all'invasore. Forse anche la coscienza lancerà qualche grido che l'anima ascolterà in silenzio. Ma il cuore ti risponderà soltanto col suo nome. Poi a poco a poco, ogni parola, ogni sguardo, ogni gesto creerà intorno al tuo amore un'aureola magica invisibile per tutti, ma che soltanto la tua anima vedrà in una radiosa beatitudine. E riderai della gioia di avere avuto persino paura. Così l'iniziazione è compiuta e ha solamente voglia di cantare. Ti guardi in giro con sorpresa, poichè tutto ha una luce nuova. Non ti riconosci nè negli occhi nè nella voce. E ti stupisci come nessuno si avveda che sei prigioniera di un sogno. Ma l'essere schiava ti dà la voluttà di sentirti sovrana. 128

martedì 14 agosto 2012

Solo annullandoti per amore ti ritroverai nel vero amore

Vedrai che l'annunciazione del vero amore forse non sarà quella che credi, poichè somiglierà molto a una paura non provata ancora. Avrai a tutta prima l'intuizione esatta che qualcosa di assolutamente nuovo e violento, unico e fatale, sia entrato irreparabilmente nella tua vita. Ti accorgerai presto che questa forza misteriosa sposterà princìpi e fatti, giudizi e persone fino allora creduti inamovibili per la tua esistenza quotidiana. Ogni cosa che era già nella luce rientrerà nell'ombra. E ogni verità creduta tale diverrà un'illusione. Ebbene, questa gioiosa paura che non si può spiegare a chi non ha mai amato, ti darà un brivido e crederai di perderti. E, incapace di resistere, ascolterai tremante d'emozione i battiti sempre più affrettati del tuo cuore. Poi, questa paura di non appartenerti penetrerà sempre più profonda con l'invincibilità di una forza ineluttabile pronta a capovolgere per ricostruire; a distruggere per vivificare nel nome dell'amore. Allora vedrai che l'annunciazione avrà illuminato la tua vita. Solo annullandoti per amore ti ritroverai nel vero amore.127

mercoledì 8 agosto 2012

Lascia che provi a spiegarti il mistero del vero amore

Lascia dunque che ti parli e provi a spiegarti il mistero del vero amore. Lo distinguerai così dagli amori che lo Svedenborg definiva di scorta e vedrai se sarà tra quelli che Maeterlinck chiamava amori-destino o tra gli altri che Emerson diceva amori-prodigio. Prima, l'annunciazione. Appena ti ho incontrato ho sentito subito che entravi nella mia vita come una sovrana di leggenda a prendere possesso di quanto era già tuo per incontrastato diritto d'amore. Poi l'iniziazione. Noi soli abbiamo compreso il valore del nostro incontro. Noi soli la profondità dei richiami, la coincidenza delle ore, il significato dei crocicchi, il senso delle cose non dette, il peso delle promesse, la certezza del nostro luminoso destino. Dopo, la rivelazione. Tu ormai sei sicura di me e io di te. E questa certezza dà una gioia ardente al nostro amore. Così proseguiamo, la mano nella mano. Tutti si ritirano per lascarci passare soli e vivi nel nostro sogno. E in questa solitudine a due vi è il ritmo eterno del mondo. Finalmente la trasfigurazione. Certo questo è il primo tempo di una sinfonia immortale. Ma non abbiamo ancora conquistato il cielo dove vivremo. 126

venerdì 3 agosto 2012

Se ti piace chi non si interessa a te, non inseguire un'ombra che fuggirà nel vento

Ma se ti piace chi non si interessa a te, non inseguire un'ombra che fuggirà nel vento. Se ami ancora chi non ti ama più, non morir di sete vicino a una sorgente muta. Se invece ami chi non merita il tuo amore, non accendere un candelabro d'oro davanti a un idolo di cartapesta. Se sospiri per chi non ti può appartenere, non essere come un mendicante che desidera un gioiello raro. Se ti struggi per chi si consuma dietro un altro amore, giudica se soffri solo per il tuo amor proprio. Se la ferita però è più profonda, rifletti se volevi la sua felicità o soltanto la tua e non sentirti infelice se è felice. Se ti torturi per un'offesa antica, guarda la cicatrice senza maledire chi forse si tormenta lontano. Se piangi per morto chi è vivo ancora, spegni la passione nella fatica e nel lavoro e non pungerti più con le spine dei ricordi. Se conosci l'inferno da solo dopo aver sfiorato il paradiso in due, pensa a chi è nel purgatorio dell'amore. Se cerchi sempre chi non trovi mai, osserva se il male non è soltanto nel tuo amore. Non maledire l'amore perché il tuo non è stato benedetto. Non negare il diritto d'amare solo perché il tuo cuore è stato muto. Non giurare sull'inesistenza del vero amore soltanto perché hai cercato il piacere e l'avventura. 125

domenica 29 luglio 2012

L'amore vale per quello che sa far fiorire

Così se sei felice per amore, non dimenticare chi vive senza essere amato e chi si dispera di non poter amare. Non chiedere all'amore solo piacere e gioia, ma prendi quello che ti offre per formare la tua personalità. Non cullarti dunque in un torpore luminoso, ma da al tuo amore una forza attiva, positiva e generosa. E non rubare mai quello che hai già avuto. E non volere più di quanto hai posseduto. Così se sei felice per amore, ricorda che spesso la comprensione nel vedere, l'indulgenza nel giudicare, la delicatezza nell'offrire, possono risanare un cuore deluso e un'anima ferita. E incontrando mendicanti che soffrono di fame, di sete e di gelo, dà qualche piccola moneta della tua grande ricchezza. E vedrai che meglio saprai donare, più saprai ricevere. Comunque non sorridere d'ironia parlando delle pene d'amore solo perché hai l'allegrezza dentro di te. Spesso l'amore è un sogno che attraversa la vita: bisogna imprigionarlo nel cuore perché illumini le ore più oscure. Bisogna trasformarlo in ardente realtà per la conquista di un migliore domani. L'amore vale per quello che sa far fiorire. 124

lunedì 23 luglio 2012

Dicono che nulla sia più triste d'amare ancora chi non ama più

Dicono che nulla sia più triste d'amare ancora chi non ama più. Certo, quando gli occhi restano assenti e lontani davanti a un'anima che invoca tremante d'attesa, questa a poco a poco si ripiega per piangere senza esser vista e morire di gelo così. Allora le labbra rimangono mute perchè i cuori hanno finito di parlare lo stesso linguaggio. Eppure si cerca sempre con ansia chi non si trova più. E si implora disperatamente l'immagine di chi è stato vivo. Pare di non poter sopravvivere nemmeno un'ora. E un sorriso basterebbe a far benedire il mondo intero. Ma l'idolo è impenetrabile sul suo piedistallo, mentre i ceri si spengono per il rito funebre dell'amore ucciso da uno solo. Crepuscolo per imparare ad amare nell'ombra del silenzio e della rinuncia. Non giudichiamo di chi sia l'errore, sebbene purtroppo ancora oggi la società ritenga che quanto inorgoglisce l'uomo debba fare invece arrossire la donna. Non giudichiamo di chi sia la colpa, anche se la morale corrente condanni sempre la donna quale responsabile maggiore di un fallo commesso in due. Chi ama ancora scriva l'ultima pagina. E davanti all'altare ormai vuoto, accenda il candelabro del silenzio e della rinuncia per tener vivo il ricordo soltanto di un'ora felice. 123

lunedì 16 luglio 2012

Ma l'amore può anche finire

L'amore può anche finire. E talvolta ai tempi nostri termina persino prima di incominciare. Quasi sempre si spegne nel desiderio appagato. Altre volte si scolora, si deforma, si dissolve. E l'addio è un fuoco d'artificio di accuse e di rancori. Una parola lo ferisce, un silenzio lo agghiaccia, un gesto lo paralizzza. Allora se la tenerezza non sorregge può anche morire. E l'addio è un sospiro nella notte senza stelle. Spesso l'amore si  esaurisce perchè ha vissuto tutti i tempi della sinfonia. Talvolta si smorza a un crescendo o manca in un intermezzo. Talaltra langue in un disperato <<a solo>> che invoca l'armonia perduta. Benedetti gli amori che chiuso un tempo ne sanno aprire un altro per la loro evoluzione. L'amore non è statico: noi stessi non rimaniamo a un punto fisso, ma ci trasformiamo di continuo. Beati gli amori che sanno rinnovarsi per non morire. Beati gli amori che trovano nel finale qualche motivo del preludio lontano. Altre volte, l'amore è ucciso da una parola o da un gesto di violenza. L'amore non è un conflitto nel quale un'anima riduce a viva forza l'altra a propria immagine e somiglianza. Ed è una colpa voler rendere schiava l'anima che non chiede questa servitù come un dono prezioso. Ed è un delitto voler costruire la propria felicità sull'infelicità dell'altro. 122

domenica 8 luglio 2012

Non condanniamo un cuore che ha amato senza sapere quanto ha sofferto

Qualche volta l'amore è malato. Si ama di più o di meno. Vi sono interruzioni di sentimenti e riprese di passioni. Si crede di aver finito e si ricomincia su un altro tono. Vi è chi ama vedendo la propria comodità e il proprio capriccio. Ed è egoismo. Vi è chi impone gusti e abitudini. Ed è una catena, se non esiste amore senza almeno un po' di desiderio, vi sono troppi desideri senza amore. Così se non si trovano amori privi di una punta di gelosia, vi sono molte gelosie aride d'amore. E vi è chi si diverte a cogliere tutti i fiori che incontra per poi buttarli via. E chi non vede mai il fiore che cresce vicino e palpita dalla gioia di esser colto. Ma qualche altra volta l'amore è veramente malato. Passioni che bruciano e avvelenano.  E' la lussuria con la cicatrice che ha fatto tremare Sant'Agostino. Comunque ricordiamo che molto sarà perdonato a chi molto ha amato. Non pretendiamo sempre di comprendere quello che rimane un mistero. Non giudichiamo severamente i falli degli altri riservando la massima indulgenza per i nostri errori. Non condanniamo un cuore che ha amato senza sapere quanto ha sofferto. 121

martedì 3 luglio 2012

L'amore per un altro cuore ha la dolcezza di un duetto, l'amore per il prossimo la maestà di un coro


Così la carità è il cielo che l'amore dovrebbe conquistare attraverso la complessa esperienza della nostra effimera vita. Ed è sempre un grande privilegio per un'anima iniziare l'altra ad amare l'umanità. L'amore per un altro cuore ha la dolcezza del duetto e l'amore per il prossimo la maestà del coro. Quello è un torrente che ne cerca un altro e questo l'ampio fiume che anela al mare. Il primo è dividersi in due e il secondo moltiplicarsi per tutti. Quello un sogno e questo una realtà. Uno è ancora un po' idolatria e l'altro già una religione. Quello è una serenata e questo la <<Nona Sinfonia>>. Ma se è più facile amare l'umanità anzichè una persona sola, è difficile amare ogni uomo come ha bisogno di essere amato. E certo noi non contiamo che per quanto sappiamo donare. E non sappiamo donare che in ragione di quanto sappiamo amare. Perciò se spesso gli uomini sono simili a un branco di lupi che l'egoismo spinge, l'avidità morde e l'orgoglio sferza, è solamente perchè non hanno appreso ad amarsi come uomini tra uomini con le loro miserie e le loro speranze. Forse siamo venuti al mondo solo per imparare ad amare. 120

martedì 26 giugno 2012

Amare chi ci comprende è facile.

Amare chi ci comprende è facile. Amare chi ci somiglia è piacevole. Amare chi ci ama è bello. Ma bisogna imparare ad amare chi è lontano, assente, ostile. Amare gli uomini anche quando non amano, non sperano, non credono; amarli perchè lottano, dubitano e soffrono; amarli solo perchè sono uomini. Invece dopo duemila anni, l'umanità non  ha ancora ascoltata la parola del Cristo poichè la rivolta, l'odio e il rancore hanno divampato nel mondo. E per questo brancola disperatamente in cerca della sua pace perduta per mancanza d'amore. Del resto San Paolo nella prima lettera ai Corinti che è un cantico alla carità dice: <<Se anche possedessi il  linguaggio degli uomini e degli angeli e non avessi la carità sarei simile a un bronzo sonoro e ad un cembalo squillante>>. Ma oggi bisogna compiere molto di più. E solo quando avrò fatto mia la speranza di tutti, diviso la pazienza di ognuno e raccolto giorno per giorno spina su spina; solo quando ogni spina darà una goccia di sangue, ogni goccia rivelerà un nome e ogni nome dirà una pena, solo quando tutte le pene saranno vive nel mio cuore, tutti i dolori accesi nella mia anima e tutte le offese ardenti nella mia coscienza, potrò dire di amare gli uomini di vero amore. 119

sabato 23 giugno 2012

La saggezza del mondo sta nel saper amare

Saper amare vuol dire essere curioso di te e delle tue cose che ignoro ancora; interessarmi alla tua vita di tutti i giorni e di ogni ora, alle simpatie che ti attraggono, ai lavori che ti occupano, e così gioire nel guardarti vivere. Saper amare vuol dire cercarti nelle realtà visibili e trovarti in quelle invisibili, scoprendo virtù e difetti del tuo carattere. E così aiutarti a formare la tua personalità, presentandoti di volta in volta al tuo cuore, alla tua anima e alla tua coscienza. Saper amare vuol dire comprendere, proteggere, perdonare. E così accompagnarti, precederti, seguirti senza lasciarti avvertire il mio passo, senza farti pesare la mia mano, in modo che io rimanga nell'ombra e tu cammini nella luce. Saper amare vuol dire pensare sempre a te, credere in te, lavorare per te, sperare con te, vegliare su te, vivere di te. E coì spianare la via perchè tu passi cantando; far tacere il mio cuore per ascoltare soltanto il tuo. Morire dentro di me per rinascere meglio in te. Ma tutto questo è un egoismo a due. E bisogna che un giorno, attraverso la tua anima, impari ad amare tutta l'umanità. La saggezza del mondo sta nel saper amare. 118

sabato 16 giugno 2012

Amare ed essere amati

Amare ed essere amati sono due ritmi della stessa armonia. Indubbiamente amare è il primo invito per essere amati. Infatti Seneca ammoniva: <<Se vuoi essere amato, ama>>. Ma non sempre basta. E bisogna che chi ama sia felice di donare senza chiedere. Amare può diventare un tormento. Essere amati da una gioia profonda. Quello è guardare con entusiasmo e questo è specchiarsi con compiacenza. Chi ama non ragiona più, ma chi è amato ragiona ancora. Amare è proteggere ed essere amati sentirsi sicuri. Questo diventa una garanzia e quello rimane una generosità. Amare è offrirsi tutti interi, essere amati conservare qualcosa per sè. Amare si trasforma con evoluzione perenne, essere amati si cristallizza in una tranquillità statica. Quindi amare può dare un'inquietudine ed essere amati un senso di riposo. Amare è continuare a donare sempre di più ed essere amati limitarsi a ricevere. Chi ama si trova smisuratamente ricco. Ma chi è amato può disporre di quella ricchezza. Del resto Oscar Wilde diceva: <<Chi sentendosi amato è veramento povero?>>. Amare è la ricchezza più preziosa. A ogni modo mai abusare di sentirsi amati per ferire mortalmente chi ci ama. 117

sabato 9 giugno 2012

L'uomo può possedere senza darsi e la donna sa darsi senza possedere.

Molte volte amare è di genere maschile e saper amare di genere femminile. Allora amare corrisponde al desiderio di possedere e saper amare al bisogno di dedizione. L'uomo pone dei limiti al suo amore e la donna mette l'amore al di là di tutti i limiti. E poi spesso l'uomo attraverso l'amore cerca il proprio io. Così Byron e Paganini, Chateaubriand e Foscolo non trovano mai se stessi. E la tragedia di Don Giovanni è forse di aver paura di amare per dover soffrire. La donna invece è sempre felice di incontrare l'amore, anche a costo di conoscere il dolore. D'altronde Gaspara Stampa ha scritto: <<Vivere ardendo e non sentire il male>>. Perciò quasi sempre i due ritmi alterni dell'amore vengono a conflitto. L'uomo può possedere senza darsi e la donna può darsi senza possedere. Quello si placa del suo desiderio soddisfatto e questa anela a dominare l'anima che l'ha resa schiava. E i due ritmi si equivalgono sino all'istante in cui l'anima femminile teneramente vigilante coglie il momento per trasmutare il possesso in una dedizione più completa e profonda. Da questo punto imparando a servire diventa la più forte. E riesce a proteggere e a difendere fino al sacrificio, compiendo il miracolo di trasfigurare la sua tenerezza in gioia e la luce per alimentare la vita dell'altra anima. Certo sa meglio amare chi può offrire di più. 116

lunedì 4 giugno 2012

Amare e saper amare

Amare può essere una questione di sensi, saper amare una gioia del cuore. Quello cerca soprattutto il piacere. Questo anela spesso a servire. Talvolta si ama persino senza conoscere il perché. Ma si trovan sempre nuove ragioni per amare meglio. Quando si ama affiorano sospetti e gelosie. Ma appena si sa amare sorge l'indulgenza e nasce la fiducia. Chi ama è presente a se stesso. Chi sa amare si dimentica facilmente. Amare vuol dire cercare il proprio io. Saper amare trovarsi nell'altro. Quello è una limitazione e questo un'espansione. Quindi, amare diventa una sorpresa, ma saper amare una conquista. Chi ama possiede un tesoro. E chi sa amare lo divide sorridendo. Amare può essere un disordine. Saper amare è sempre un  ordine. Quello mette in luce una persona. Questo illumina il mondo intero. E se amare trascina spesso con se parole febbrili, scomposte e tumultuanti, con frammenti di sogno e lampi di desiderio, saper amare significa pronunziare le più difficili parole dell'amore. Ma se si ama a tutte le stagioni, si impara  veramente ad amare attraverso il dolore. 115

sabato 2 giugno 2012

Il cuore ha delle ragioni per amare che la ragione non conosce

Vi è un'età per amare? Intanto, l'amore è il più rivoluzionario dei sentimenti. Poi, se si ama con l'istinto, il desiderio o l'abnegazione, con la parte migliore o peggiore di noi, l'età dà sempre un tono e un ritmo, un colore e una luce all'anima che vede, comprende e interpreta il mistero dell'amore. Così ogni età ha i suoi frutti, ma vi sono fiori per tutte le stagioni. E la terra non è mai un deserto, poichè non si vive senza amore. Non vi è un'età per amare. Vi è un'età dei sensi e una della ragione, una della tenerezza e una della devozione. Ma in verità vi è un solo amore per tutte le stagioni, poichè il cuore può sempre scegliere il modo di amare. E in ogni tempo si vede che il vero amore ha tutti i colori dell'arcobaleno. Inoltre, se si pensa che Goethe ultraottantenne si era innamorato della diciottenne Ulrica Von Loewentzau, bisogna ammettere che il cuore ha delle ragioni per amare che la ragione non conosce. In ogni modo, se l'amore batte alla tua porta dopo una certa età, non aprire. E' una prudenza. Se insiste, fuggi. E' una vittoria. Non vi è una sola età per amare. Ma a un dato punto si incomincia a comprendere che la vita è troppo breve per imparare ad amare. 114

sabato 26 maggio 2012

Amare è finalmente riconoscersi, ma saper amare è molto di più

Anche oggi amare rimane la chiave magica che apre le porte della felicità, o per lo meno di quella che gli uomini ritengono tale. Nulla di più logico dunque che malgrado tutto quanto il mondo ci offre di svago e di gioia, tendiamo ad amare ed essere amati. E molte volte, invece, gran parte della nostra infelicità proviene proprio dall'amare male o dall'essere amati peggio. Intanto non bisogna mai attendere per amare la vigilia del momento in cui non si amerà più. E nemmeno rimproverare di non essere amati quando non si fa nulla per amare. Amare è offrire. Certo tutto possiamo donare, cibi e vesti, case e denari. Ma il dono più bello è quello di noi stessi. Amare quindi è dimenticarsi. E indubbiamente nulla è più difficile che sapersi staccare dal proprio egoismo. Del resto Nietzesche ammoniva cristianamente: <<E' al di là di noi che dobbiamo amare>>. Amare perciò è scoprire noi stessi. Amare è cercare le nostre possibilità più insospettate. Amare è guardarsi e giudicarsi. Marcelline Desbordes-Valmore scriveva: <<Mi ignoravo, non avevo ancora amato...>>. Amare è finalmente riconoscersi, ma saper amare è molto di più. 113

mercoledì 23 maggio 2012

E la storia si ripete sempre con le parole antiche...

E tu, dimmi, non hai sentito di possedere due cuori anziché uno solo? E la favola incantata si ripete per noi due. Talvolta abbiamo paura di pronunciare una sillaba che rompa questa magìa. Eppure siamo vivi nella realtà luminosa come due ritmi ardenti dell'armonia universa. Certo l'eterna sinfonia del mondo rimarrebbe muta senza il battito dei nostri due cuori. Ma il mio cuore ti chiama e il tuo gli risponde. Così un giorno ci siamo sentiti come anime predilette di una divina creazione che ritornava ad essere il Paradiso prima della caduta. E un altro giorno ci siamo trovati soli come quando all'aurora del mondo nasceva il destino dell'umanità. Le tue labbra hanno sorriso e le mie hanno tremato. Poi non abbiamo più osato guardarci come prima. E tu hai provato vergogna per entrambi. Allora l'angelo ha riaperto i cancelli con la spada fiammeggiante indicandoci il cammino della fatica, della tribolazione e del dolore. E la storia si ripete sempre con le parole antiche: <<Tenendosi per mano con passi erranti e lenti attraverso l'Eden presero la loro via solitaria...>>. Ma anche nella pena il tuo cuore mi ama ancora e il mio gli risponde sempre. E l'angelo della speranza ci dice che il Paradiso è dentro di noi con la gioia d'amare.112

domenica 20 maggio 2012

Tu sei la vela con la quale cerco nuovi orizzonti


Tu sei il sogno nel quale cammino. 
Tu sei la fonte alla quale mi disseto. 
Tu sei la palma sotto la quale mi riposo. 
Tu sei la fiamma alla quale mi riscaldo. 
Tu sei la speranza che annienta ogni fatica. 
Tu sei lo specchio nel quale mi guardo. 
Tu sei il cuore nel quale mi vedo. 
Tu sei la certezza dell'anima sorella. 
Tu sei il rifugio delle ore amare. 
Tu sei la gemma delle ore liete. 
Tu sei la perla del mio destino. 
Tu sei la vela con la quale cerco nuovi orizzonti. 
Tu sei l'ala con la quale trovo nuovi cieli. 
E al di sopra di te non vi è che la luce di Dio. 111

martedì 15 maggio 2012

Giunge sempre l'ora per riconoscere il vero amore

Così, esserci incontrati è la grande gioia che fa tremare  i nostri cuori. Tu sei la sorpresa della mia vita e io la certezza della tua. E anche se facciamo sorridere chi cerca ancora e chi teme di non trovare mai, dobbiamo essere sicuri di questa luminosa verità d'amore. Ormai più ti guardo e meglio ti riconosco. La tua voce solleva ricordi inesplorati e apre cieli senza confine. Non giudichiamo chi ama di più o di meno. Non cerchiamo chi dona o chi riceve. Non stabiliamo una contabilità sentimentale per trovare l'altro in passivo. Talvolta una parola supera un gesto e un silenzio cento discorsi. Spesso chi sa amare meglio può tacere di più. E chi può amare di più sa attendere meglio. Ma giunge sempre l'ora per riconoscere il vero amore, poichè tu sei la certezza della mia vita e io la sorpresa della tua. E adesso rimani accanto a me. Non mancarmi mai nemmeno per un'ora. Non nasconderti mai nemmeno per gioco. E sappi che vorrei tu morissi in me per poter vivere in te e divenire il soffio della tua vita e il battito del tuo cuore. Allora, come per ogni innamorato, che importa se il mondo crolla quando tu sei vicina a me? Tu sei tutto il mio mondo. E mi basta avere la voce per cantare il tuo amore. 110

domenica 13 maggio 2012

... Così non so se sia più bello amare o sentirmi amata.

<<Vorrei aiutarti nel lavoro per la gioia della tua vita>>. E ti ho stretto la mano per ringraziarti di questa promessa. 
<<E vorrei tu potessi ritrovarti tutta intera nel mio amore>>. E mi hai stretto la mano per ringraziarmi di questa promessa. 
<<Ebbene, sappi che quando mi lasci e ritorno al mio lavoro, ogni cosa riflette il tuo sorriso. Ovunque vado sei tu che vedo. Chiunque chiamo sei tu che rispondi. E questa tua presenza dentro di me mi dà una perenne allegrezza. E vivo con te come se non ci fosssimo detti addio. Così compio il mio dovere nel nome del tuo amore e ogni fatica mi sembra lieve e ogni pena non mi pesa. 
<<Ebbene, sappi a tua volta che quando mi parli tutto s'illumina e appena taci tutto si oscura. E sappi anche che da tempo mi sono ritrovata nelle tue parole e specchiata intera dentro il tuo cuore. E essermi scoperta mi ha dato un'ebbrezza nuova che si infrange in tanta letizia intorno a me. Così non so se sia più bello amare o sentirmi amata. Ma so che sei il padrone della mia vita e nulla mi pare più dolce che l'esere tua schiava>>. 109

giovedì 10 maggio 2012

E sarai come l'edera che si allaccia all'olmo...


Mi piaci per la gioia che mi dai nel vederti formare giorno per giorno. E anche nei tuoi lievi capricci di bimba mi piaci. E persino in quei deliziosi bronci, quando ti ritrai appena ti cerco la mano, mi piaci ancora. Certo amo i tuoi difetti come le tue virtù. E vorrei che tu pure mi amassi così. E mi piaci anche quando mi guardi un po' smarrita. Non temere di essere impari al tuo compito. Non tutte le donne sono nate per divenire grandi ispiratrici, ma ognuna, sia pure umile e oscura, può avere il suo posto all'ombra o al sole. E sarai come l'edera che si allaccia all'olmo per salire più in alto o come quel muschio che si nasconde ai piedi del cedro e lo alimenta, perchè cresca più odoroso e forte. E mi piaci soprattutto perchè ti devo già qualcosa che nasce dentro di me. Del resto ogni uomo è veramente completo solo quando hauna donna al suo fianco. E gli uomini che non sanno attingere qualcosa nel sentimento femminile sono come quei fiori che non sprofondano le radici nella terra genitrice, ma vivono senza domani. E mi piaci perchè io formo te e tu formi me. E appena ti ritrovo con un segno del mio cuore e un'impronta della mia anima, benedico la vita perchè sei il miracolo del quale incominciavo a dubitare. 108

lunedì 7 maggio 2012

E la storia eterna si rinnova per ogni coppia innamorata


...e la storia eterna si rinnova per ogni coppia innamorata. Noi viviamo il sogno più bello del mondo. Spesso chiudi gli occhi per meglio vedere la realtà. Allora l'anima ti trema sulle labbra e vorrei coglierla con un bacio. Così proseguiamo più stretti lungo il piccolo sentiero che ha il palpito dell'universo. Dammi la tua mano ti aiuterò a camminare. Dammi il tuo cuore ti insegnerò a cantare. E la storia eterna si ripete con parole sempre nuove. Ti dico: benedetto il giorno in cui ci siamo incontrati. Mi rispondi: benedetta la luce nella quale ci siamo trovati. E vogliamo ricominciare la vita cancellando quello che è stato senza di te e senza di me. Così nel giuramento, le labbra si uniscono ali su un fiore solo. E il sogno è vivo dentro di noi, vegliato ormai dallo stesso cuore. E la storia eterna continua. Non temere i distacchi. Quando te ne vai, più profondamente rimani. E poi saremo presenti anche se assenti, vicini anche se lontani, uniti anche se separati. Vi sono fiori che si ricercano con le radici sotto terra e stelle che si chiamano al di là degli orizzonti. Spesso la lontananza è la prova del fuoco per il vero amore. 107

mercoledì 2 maggio 2012

La vita è un tessuto di incontri e ogni cuore attende quello del suo destino



Vi sono incontri aureolati di gloria. Se Maometto al mercato della Mecca non avesse incontrato la vedova Khadidja che gli donò il cuore, la fede, la ricchezza e l'appoggio della tribù, forse non sarebbe stato profeta e fondatore di religione. Se Antonio non avesse avvicinato Cleopatra, la storia del mondo sarebbe stata probababilmente diversa. Se Enrico VIII non avesse così intensamente fissato gli occhi di Anna Bolena, forse l'Inghilterra non sarebbe divenuta protestante. Se Napoleone non avesse sentito il fascino creolo di Giuseppina Beauharnais, l'impero sarebbe forse nato con minor fretta. Se Edoardo VIII non avesse incontrato Wally Simpson, non ci sarebbe una storia di più da narrare. Incontri aureolati di gloria e incontri senza storia. La vita è un tessuto di incontri. Ogni anima anela a trovare quello che le rivelerà il suo mistero E ogni cuore attende quello del suo destino. Ma la storia più bella è quella che canta l'incontro di noi due. 103

sabato 21 aprile 2012

Ogni cuore di donna può far nascere un canto

Dante incontra Beatrice sul ponte della Santa Trinità - Henry Holiday
Certo la suprema aspirazione della donna è di poter accendere un cuore che canti per la gioia di tutti. Essere come Beatrice che a un ballo di bimbi, nella festa della primavera, il giorno dei mughetti, incontra Dante. E nasce il poema dei poemi, per il trionfo del suo amore. Come Laura de Noves che nella chiesa di Santa Chiara di Avignone incontra Petrarca. E nasce l'immortale Canzoniere. Come Carlotta Buff che alla Kermesse di Volpertshausen incontra Goethe. E nasce Werther, principe delle lacrime e dei sospiri. Come Giulia Charles chein una sera di burrasca sul lago di Altacomba incontra Lamartine. E nascono le Meditazioni per Elvira che hanno fatto palpitare tanti innamorati. Così nei firmamenti dell'arte risplendono le stelle delle ispiratrici. E ovunque un artista crea un cuore di donna veglia. Isabella Colbran da qualche scintilla per il Barbiere di Siviglia. Giuditta Turina diventa la fiamma della Norma. Matilde Vasendonk incendia il Tristano. E la Gioconda, la Fornarina e Elena Froment sono il sorriso di Leonardo, Raffaello e Rubens. Ma se non tutti gli incontri hanno un segno di poesia, ogni cuore di donna può far nascere un canto. 102

venerdì 13 aprile 2012

Vi sono preziosi incontri che hanno inconsce influenze sulle misteriose origini delle ispirazioni


Vi sono preziosi incontri che hanno inconsce influenze sulle misteriose origini delle ispirazioni. Intanto la donna possiede l'intima ambizione di scoprire e aiutare uomini di valore o di genio. Ed è il suo senso di maternità che la sorregge. Ma l'ispirazione parte da piani spirituali più alti. Senza dubbio è difficile analizzare la genesi di queste collaborazioni incandescenti. Si direbbe che certe anime famminili, anche incosciamente, riescano a cogliere misteriose vibrazioni magnetiche fluttuanti in zone impenetrabili e le trasmettono ad anime maschili affini perchè le facciano proprie. L'anima femminile da sola non potrebbe creare. E da sola l'anima maschile forse non saprebbe cantare. Ma la scintilla, nel nome e nel segno dell'amore, diventa l'animatrice dell'idea capace di trasmutarsi persino in capolavoro. Ed è ancora la maternità spiritualmente fecondatrice che trionfa. Certo, questo fluido magico che l'anima femminile offre senza sapere, è un dono miracoloso. E l'anima maschile eminentemente costruttrice che se ne appropria per vitalizzare l'opera nascente, lavora con febbre gioiosa. Vi sono fonti preziose che alimentano ruscelli e torrenti. Ma non sempre il fiume orgoglioso svela il nome della sorgente segreta. 101

mercoledì 4 aprile 2012

Un'amicizia d'amore è capace di far luce sempre senza bruciare mai.


Bisogna salvare il fiore dell'amicizia dalle spine di questa passione. Bisogna che qualcosa sopravviva da quell'incontro nel quale ci siamo scambiati promesse eterne. Bisogna creare il miracolo di un'amicizia d'amore. Certo è facile che l'amicizia diventi amore. Ed è difficile chiudere nei confini dell'amicizia il monarca spodestato senza farlo soffrire come un re in esilio. E la maggior prova d'amore è forse quella di non chiedere più nulla nel nome dell'amicizia svincolata dalla passione. Ebbene, è l'ora di guardarci non come nelle sere di febbre, ma solo per vedere il nostro vero viso. E' l'ora di guardare il nostro cuore mentre tutto sembra morire, per vedere invece che sta nascendo qualcosa di più dell'amore. E la passione che ci ha travolti come un' onda, forse ci condurrà a riva con un'onda di un'altro colore. Bisogna tornare alla purezza del primo incontro. Bisogna dimenticare le atmosfere di fuoco. E liberati dagli egoismi, dai desideri e dai rimorsi, edificare un'amicizia d'amore soffusa di tenerezza e devozione, capace di far luce senza bruciare mai. Certo, nessuna amicizia è più bella di quella che ricorda d'esser stata fiamma soltanto per illuminare di più. 100

venerdì 16 marzo 2012

Questo nostro incontro è un peccato...

Questo nostro incontro è un peccato. Dobbiamo proteggerlo dagli sguardi indiscreti. Dobbiamo nasconderlo lontano da tutti. Sappiamo che non può presentarsi in mezzo agli uomini e apparire alla luce del sole. Sappiamo che deve vivere come un vagabondo e un criminale, con il continuo timore del domani. Appena siamo soli abbiamo paura di tutti. E se siamo in mezzo al mondo cerchiamo ancora di rimanere da soli. Uno sguardo basta a riconoscerci nella folla. Un silenzio ci unisce più di un discorso. Se parlando incontro il tuo nome, il sangue mi martella nelle vene. Se tu pronunci il mio, l'anima ti trema sulle labbra. E siamo sorpresi che nessuno sveli il nostro segreto. Eppure l'accusa è nel tuo sorriso quando mi vedi e nel mio sguardo quando tu sorridi. Sappiamo che la nostra condanna è in questo silenzio che ci incatena. Sappiamo che questo è un peccato. E non vorrei odiarti domani come oggi ti amo. Talvolta tra l'amore e l'odio non vi è che un soffio. Dobbiamo mutare la catena in ala. Dobbiamo cercare il cielo perduto. E dopo esserci incontrati nell'ombra, ci troveremo nella luce. Comunque, non aspettiamo il richiamo dell'ultima campana per salvarci dal naufragio. 99

domenica 11 marzo 2012

Non so se il nostro incontro sia stato un bene o un male


Non so se il nostro incontro sia stato un bene o un male. Non so se il fatto di esserci incontrati voglia dire che ci siamo veramente trovati. Ma ora un oscuro pericolo ci minaccia. Qualcosa è nell'aria come un temporale che si avanza. Tuttavia il cielo è perfettamente sereno. Talvolta leggo sul tuo viso la stessa impronta della mia paura e nei tuoi occhi il brivido dell'ora che passerà. Ma nessuno ha ancora detto la parola che fa tremare l'anima presaga. Eppure da qualche tempo ho sentito la presenza d'un silenzio in mezzo a noi. L'estraneo si è accompagnato al nostro passo. Qualche volta lo abbiamo trovato ai nostri appuntamenti, frugando tra dubbi e sospetti. E ci ha seguito come un'ombra inquieta, lasciandoci una spina nel cuore. E in realtà qualcosa muore dentro i nostri cuori. Ebbene, certamente un giorno uno di noi due dirà la parola che fa tremare l'anima presaga. Ce ne andremo ognuno per la propria via, già dimentichi di un incontro che è stato un errore. Non ci diremo nemmeno addio e non cercheremo neppure di spiegarci che cosa è accaduto tra noi. Così da adesso sappiamo come morirà qualcosa che non avrebbe dovuto nascere mai. E sentiamo che esserci trovati voleva dire piuttosto che ci siamo perduti. 98

venerdì 2 marzo 2012

L'amore della donna è un'ala in cerca di nuovi orizzonti


Alle volte nessuna delle due anime ha visto il segno malefico dell'incontro. Qualche altra volta invece una l'ha riconosciuto. Eppure non ha voluto o saputo ritirarsi. A tutta prima non si comprende per quale ragione i cuori accettino l'amarezza di queste dolorose esperienze. Assai spesso è l'anima femminile che, dotata di un'intuizione più profonda, vede i germi di fallimento nell'incontro negativo. E tuttavia continua a sorridere all'amore con dolce speranza, come la madre sa guardare con tenerezza anche il figlio ingrato. Si direbbe perfino che la donna abbia segrete simpatie per i cattivi soggetti. Così, l'anima femminile, nascondendo all'altra il presagio del luogo o dell'ora, della parola o del silenzio che rivelava il segno malefico, rimane al suo posto sorretta dall'istinto materno e attende con fiducia l'avvenire. Forse quest'amore si eleverà. Forse fiorirà nella luce al di là della colpa e della vergogna. E anche se l'anima maschile, vedendo il naufragio vicino, si abbandona alla deriva, quella femminile non si dà mai per vinta. Ed è la prima a cantare la risurrezione nella quale ha avuto sempre fede. L'amore della donna è spesso come un'ala in cerca di nuovi orizzonti. 97

venerdì 24 febbraio 2012

E ora riprendi la tua strada senza di me

Non ho alcun diritto di camminare al tuo fianco. Eppure, dal nostro primo incontro non posso più distaccarmi da te. Soffro nel sentirti soffrire. Morirei nel vederti morire. E tuttavia non riesco a pronunziare la parola del commiato. Ma so che un giorno me ne andrò senza dirti addio perchè la tua vita trionfi nel sole. E non mi vedrai piangere. E non mi sentirai gridare. Però quel giorno non chiamarmi. Se mi chiami rispondo. E non sorridermi. Se mi sorridi ritorno. Lascia che ti dia questa prova d'amore. E riprendi la tua strada senza di me poichè non ho alcun dirittto di camminare con te. Ma tutta la mia vita non sarà che un canto di nostalgia per la felicità perduta. Ti auguro di dimenticare presto il mio nome e il mio viso, e di trovare un amore che ti doni soltanto gioia. Ti seguirò da lontano con la fedeltà del ricordo e sarò felice di saperti felice all'infuori di me. Me ne andrò per le vie del mondo con il tuo sorriso dentro il mio cuore. E a qualche ombra che mi sfiorerà darò il tuo nome, perchè la mia anima le risponda. E ora riprendi la tua strada senza di me, poichè non ho più il diritto di camminare con te. 96

lunedì 20 febbraio 2012

Chi sei tu venuta a turbarmi?


Chi sei tu, venuta a turbarmi? Da quale parte giungi? Quale vento ti ha sospinto sulla mia strada? Perchè hai attraversato il mio cammino? Vieni a dirmi una parola di pace o di guerra. Vuoi giocare solo qualche giorno con me o divenirmi amica per la vita intera? Infine, chi sei tu che non conosco ancora e che sento non sarai estranea alla mia esistenza. Che cosa sogna il tuo cuore? Che cosa pensi quando taci? Che cosa celi sotto il tuo sorriso? Che cosa mi porti in dono? Che cosa intendi fare dei miei sogni e della mia speranza, del mio lavoro e del mio ideale? Infine, chi sei e che cosa vuoi? Sarai la mia certezza o rimarrai un'illusione? Mi donerai la gioia o mi getterai nello sconforto? Mi porterai la fortuna o la rovina? Diverrai un premio o un castigo? Mi accompagnarai sino alla meta o mi abbandonerai una sera di naufragio? Infine, quale destino mi svelerai domani? E cerco nei tuoi occhi il giuramento che le labbra non hanno detto ancora. Ma forse è meglio spezzare la cerchia magica che mi incatena a te e ritrovare la pace perduta. 95

venerdì 17 febbraio 2012

Non uccidere la mia anima tu che l'hai svegliata


Ieri sera ci siamo lasciati senza una parola. Mi hai appena stretto la mano. Ho cercato il tuo sguardo e non l'ho trovato. Ho provato più volte a chiamarti di dentro e non mi hai risposto. Ho avuto la precisa sensazione che qualcosa di te si staccasse da me per la prima volta. E' vero: spesso abbiamo taciuto insieme, ma allora il nostro silenzio ci sembrava un buon compagno. Ogni tanto ci guardavamo. E un sorriso bastava a colmare le nostre anime di allegrezza. Io ero te e tu eri me. Da ieri sera, invece, siamo ritornati io e te. E non ci comprendiamo più. Il silenzio ha assunto un altro colore. Quale equivoco è nato tra noi? Perchè mi tieni il broncio? Allontaniamo queste nuvole dal nostro cielo. Non lasciamo che il malinteso metta profonde radici. Molte volte le spiegazioni sono le benefiche piogge che rinfrescano le aiuole della tenerezza. E dopo i piccoli malumori, risplende più alto il sole. Chi di noi due ama di più o meglio, dica la prima parola. E sarà benedetto nel nome dell'amore. Pensa al nostro primo incontro. Ricorda le promesse scambiate. Guardami come la prima volta. Ritorna a darmi la mano. Non condannarmi senza udirmi. Non uccidere la mia anima tu che l'hai svegliata. 94

martedì 14 febbraio 2012

Vi sono incontri nati sotto una cattiva stella



Vi sono incontri nati sotto una cattiva stella. Si preannunciano con un brivido e un sospiro e terminano nel pianto e nella bestemmia. E le anime si chiedono desolate per quale castigo hanno risposto al richiamo. Incontri che si direbbero autentici scontri e si concludono in conflitti di due entità ostili, cariche di magnetismo contrario. E penso a George Sand e ad Alfredo de Musset che si sono dilaniati con parole, scritti e azioni rifugiandosi poi quella nel suo istinto e questo nella malattia. Incontri che sono collari, catene e gioghi, dove la libertà pare un sogno irrealizzabile. Il cuore piange, l'anima trema e solo la coscienza in silenzio registra una disfatta. E vi sono incontri smarrimenti, malattie, equivoci, errori, rovine e cadute. Incontri simili a naufraghi dove le anime si trovano desolatamente sole, piene di freddo e di paura. Incontri che non danno né gioia né riposo e che lasciano le anime su rive opposte, avvilite e senza speranza. Incontri di perdizione dove le anime si specchiano affascinate dal gorgo che le chiama. E una trascina l'altra sino in fondo per trattenerla prigioniera dell'errore, della colpa e della vergogna. Così le braccia della mulatta Giovanna Duval sono state le catene maledette del poeta dei "fiori del male". Ma più Baudelaire si immergeva nel fango, più soffriva per la nostalgia del cielo. 93

venerdì 10 febbraio 2012

Molte vittorie maschili hanno un'alleata femminile che cammina a fianco silenziosa



Mi sono chiesto varie volte quale delle due anime trova l'altra, quale dà maggior luce e quale infine ama di più. Intanto si direbbe che l'anima femminile possieda un così istintivo senso di intuizione da riconoscere in mezzo a mille l'inconfondibile segno del suo destino. Perciò molte volte, dal primo incontro avverte il calore e la nota dominante dal suo amore. In questo modo, se l'anima maschile va alla ricerca dell'anima femminile, è piuttosto questa che a un'istante decisivo trova quella e la orienta, la sorregge e la sprona verso l'ideale di purezza, di redenzione e di spiritualità che spesso essa soltanto vede. Elisabetta salva Tannhauser dai richiami del Venusberg, Margherita sospinge Faust verso la verità e Vittoria Colonna indica a Michelangelo le vie del cielo. Così, credo che spesso l'anima femminile riesca ad illuminare l'altra perchè è intimamente convinta della potenza realizzatrice del suo destino. E appunto perchè sa amare meglio e di più, compirà ogni sacrificio per difendere il suo amore dalla decadenza o salvarlo dalla rovina. Molte vittorie maschili hanno un'alleata femminile che cammina a fianco fedele e silenziosa. 92