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venerdì 30 dicembre 2011

Vivere nella gioia di un incontro è la speranza di ogni cuore


Vivere nella gioia di un incontro è la speranza di ogni cuore. E si può attendere anche per anni e anni in questa luminosa vigilia che basta da sola a dare ogni giorno un'allegrezza nuova. L'anima femminile, certo più ansiosa del proprio destino di quella maschile, sa che un incontro le potrà donare la rivelazione della sua intera esistenza. Per questo forse tende a trovare un'altra anima che la comprenda e la faccia sua. Ogni cuore femminile trema nell'attesa di quest'incontro benedetto. Qualcosa di misterioso quasi sempre lo preannuncia. Molte volte persino una vaga inquietudine riflette il presagio del luogo, del giorno e dell'ora. E quando finalmente l'incontro avviene, la rivelazione luminosa è già dentro l'anima con la certezza delle realtà spirituali che si attendevano inconsciamente. Spesso un silenzio, uno sguardo, una parola marcano questi incontri con un sigillo inconfondibile. Talvolta anche vi sono intorno segni misteriosi che bisogna interpretare. Poi, l'ora magica dà il segnale di un viaggio che sarà compiuto insieme. 76


mercoledì 28 dicembre 2011

Ogni cuore attende l'incontro del suo destino



Credo che anche oggi un incontro tra un uomo e una donna sia assolutamente vano, se almeno una delle due anime non riceva tanta luce da rivelarla a se stessa o non doni tanta gioia da aiutare l'altra a vincere a salire. Eppure, oggi come ieri, forse nessuna delle due anime vuol superare la cerchia del proprio egoismo, penetrando nella verità dell'altra per donarle qualcosa. E questo perchè superare la cerchia del proprio egoismo, implica una prima sofferenza sia pure lieve. Così, con la complicità della fretta, della moda e dello sport, tutti gli incontri, che con i tempi moderni si effettuano in modo vario e rapido, complesso e inaspettato, sono illusioni più o meno inconsce. Spesso non lasciano tracce e dopo, i due protagonisti possono passare vicini l'uno all'altro ancora ignoti come prima dell'incontro. Incontri marcati soltanto dal caso, che finiscono nel nulla e svaniscono nella folla. Incontri insignificanti senza valore, senza peso e senza colore. E le anime si cercano al di là degli istinti e non si trovano nei cuori. E le anime si guardano e non si riconoscono. Ma ogni anima anela a scoprire quella che le rivelerà il suo mistero. E ogni cuore attende l'incontro del suo destino. 75

martedì 27 dicembre 2011

Fa che incontri un'anima che mi comprenda


Accogli questa sera il grido dell'anima mia, o Signore. Tu sai tutto della mia vita. Tu conosci il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il vero e il falso che di continuo si agitano dentro di me. Tu vagli le mie intenzioni. Tu misuri la febbre che mi tormenta. Tu pesi le mie gioie e le mie pene. Tu giudichi le debolezze del mio corpo e le aspirazioni dell'anima mia. E quindi placa quelle ed eleva queste sino a Te. Accogli questa sera il grido dell'anima mia, o Signore. Fa che io dorma senza incubi e mi svegli in pace. Fa che la mia giornata sia illuminata dalla speranza. Fa che l'anima mia sia sorda ai cattivi appelli e muta agli inviti malsani. Fa' che in questa stagione della mia vita io mi cerchi, mi formi e mi trovi secondo il tuo volere. Accogli questa sera il grido dell'anima mia, o Signore. Svela alla mia giovinezza il segno del mio destino. Fa' che io incontri un'anima che mi comprenda. Fa' che trovi un cuore che mi risponda. E così sia. 71

lunedì 26 dicembre 2011

Bisogna ascoltare, comprendere e seguire i richiami.



Ma noi tutti possiamo migliorare se sappiamo ascoltare, comprendere e seguire i richiami. Qualche volta si direbbe che giungano da una misteriosa regione spirituale, dove da millenni si custodiscono i germi e i frammenti degli ideali di bellezza, di carità e di armonia che l'umanità insegue faticosamente, ma sempre con rinnovata speranza. Così il Beato Angelico si inginocchiava prima di dipingere, San Francesco chiusi gli occhi alla luce, scriveva il Cantico del sole e Beethoven, imprigionato nel silenzio dei sordi, ascoltava la voce dell'umanità e componeva la Nona. Altre volte, improvvisamente, in certe ore crepuscolari, arrivano alla coscienza richiami ancora più misteriosi che si direbbe vengano da grandi lontananze e attraverso oceani di luce, tanto sembrano attutiti nella nebbia e circonfusi da aloni fosforescenti. La coscienza li registra o in letargo o in estasi. Sogni, presagi, telepatie che hanno la nitidezza delle incisioni, o il bagliore dei lampi. Forse provengono dai mondi che non ricordiamo più. Forse dai regni che non conosciamo ancora. Forse dall'impero di quelli che chiamiamo morti. E allora la preghiera è il luminoso ponte che ci unisce al mistero.70

domenica 25 dicembre 2011

Ogni cuore inconsciamente cerca un altro cuore che lo comprenda e lo consoli



Ecco fratello: ti apro le braccia e rispondo al tuo richiamo. Non so il tuo nome. Non conosco la tua pena. Ma lasciami ugualmente venire vicino a te, solo perché soffri. Ho inteso il tuo grido senza suono dentro il mio cuore ferito. Nulla è così acuto e va più profondo di questi muti richiami che svegliano misteriosi accordi con il dolore del mondo. Desideri e speranze, aspirazioni e rimorsi devono essere onde fluttuanti che si frantumano sulle scogliere della coscienza. La nostra anima emette e riceve continui richiami. E forse inconsciamente ogni cuore cerca un altro cuore che lo comprenda e lo consoli. Ma il fluido magico che vivifica e alimenta tutti questi richiami è sempre e soltanto l'amore. Per questo fratello che soffri, quantunque non sappia il tuo nome e non conosca la tua pena, ti apro le braccia. Non temere che ti rivolga una domanda. Non aver paura che guardi la tua ferita. Se vorrai parlare ti ascolterò. Se potrai piangere ti comprenderò. E anche se non ami nessuno, non credi a nulla e non speri più niente ti apro ancora le braccia perché sei un povero uomo come me. E forse qualche volta migliore di me. 69

venerdì 23 dicembre 2011

Molte anime sentono un richiamo più preciso



Molte anime sentono un richiamo più preciso, si fanno seminatrici di un ideale di bontà e diventano fedeli ancelle dell'umanità o di Dio. Anime che hanno saputo dimenticarsi. Anime che riescono a donarsi, felici di servire. Anime che sanno già amare al di là delle frontiere terrene. Si direbbe, anzi, che giunte a tali altezze una stessa nota caratterizzi l'anima maschile e femminile. Questa prende le doti eroiche della fatica e della volontà. E quella le virtù della dedizione e del sacrificio. E vivono con un dolore solo nella stessa aureola benedetta. Anime che sanno rialzare chi cade, sanare chi soffre, consolare chi piange e benedire chi muore. Anime missionarie che hanno raccolto la quarta parola del Cristo morente, quel sitio, che è il più ardente richiamo rivolto da Dio agli uomini, e se ne vanno per le vie del mondo sovranamente solitarie o divise in armate, legioni, ordini, schiere. E penso anche a voi, fratelli e sorelle di San Vincenzo, che pur aderendo al lavoro, ai doveri e alla febbre della vita odierna, vi riunite settimanalmente, senza divise e senza segni per distribuire ai poveri tempo, conforto e denaro, solamente perché avete ascoltato il richiamo della carità. Penso a voi che date la moneta, la parola e il gesto. Ma è soprattutto l'esempio che vale. 68

mercoledì 21 dicembre 2011

Il richiamo più profondo è quello della maternità: amore di tutti gli amori


Il richiamo più profondo è quello della maternità; amore di tutti gli amori. Il cuore di ogni madre custodisce il segreto delle aurore. E ogni donna innamorata sa ritrovare il cuore ancestrale per dire una parola e lenire una ferita, donando con una carezza il sogno e con un abbraccio l'infinito. Ed è di questo cuore che gli uomini, bimbi cresciuti troppo in fretta nella fretta del mondo, hanno maggiormente bisogno. Ogni anima femminile si incendia al canto del Magnificat. E la maternità spirituale è come una lampada che rischiara teneramente tutte le sofferenze. Ma la maternità materiale è la fiamma che le vivifica e le fa sue. Così ogni parola, ogni gesto, ogni fatto, diventano scintille dell'amore di tutti gli amori, il solo che non conosce tradimenti. Ed è il richiamo che pone la donna a contatto con le forze generatrici della terra. E la mette in accordo misterioso con le onde cosmiche dell'universo. E la fa partecipe cosciente della creazione, mistero d'amore e di dolore. E le permette persino di morire per generare la vita. Ogni uomo sa di poter ritrovare in una donna il cuore della propria madre. Questo il prodigio più luminoso dell'amore. 67

lunedì 19 dicembre 2011

L'anima femminile è una fonte per l'anima maschile assetata d'azzurro



Si direbbe che l'anima femminile senta più profondamente di quella maschile che è soltanto di passaggio sulla terra. Per questo vive spesso più aderente al suo destino. Quasi sempre, infatti, in certe ore luminose dell'amore e in altre folgorate dal dolore, avverte i misteriosi richiami dell'occulto e del divino. E dopo averli attirati a sè, per una specie di mimentismo spirituale, se li appropria in virtù della sua capacità di amare meglio e di soffrire di più. E anche se non è educata religiosamente anela all'eterno, di cui vede qualche riflesso negli orizzonti dell'amore e sente qualche accordo nelle sinfonie del dolore. Così, per la sua intuizione profonda, sa di essere l'anello di una catena universale, la chiave di un segreto magico, il ritmo di una sinfonia inespressa. Allora, potendo spaziare nei cieli che l'anima maschile, meno intuitiva, conosce raramente, riesce a trasmettere a questa la speranza di una patria celeste, che è l'inconscia certezza di tutta la sua vita e l'aiuta a salire, superando l'amore e vincendo il dolore. Ed è forte perchè sà che non tutto quanto ha donato amando e soffrendo andrà perduto, ma rimarrà materia viva e ardente, misteriosamente fluttuante nei cieli senza confine dove risplende l'armonia divina. E l'anima femminile è una fonte per l'anima maschile assetata d'azzurro. 66

domenica 18 dicembre 2011

Non disperare, questo amore non è tutto l'amore


Ma se dopo aver chiamato a lungo nessuno risponde, non disperare. Il mondo intero non ha un nome solo. E se hai oltrepassato il tuo meriggio, non disperare ancora. Questo amore non è tutto l'amore. E anche se ti sembra che la tua vita sia immersa nell'ombra, non disperare mai. Molte esistenze senza gioia sanno illuminare tanti cuori. Non eleggerti dunque, sorella delusa, triste castellana di un incanto fallito. Impara a sorridere senza sospiri all'amore degli altri. E anche a parlare di quello che non hai conosciuto. E persino a donare quanto non hai posseduto. Solo così supererai l'amore con l'amore. E il dolore diventerà la trasfigurazione dell'amore. Sinché vi sarà un bimbo che piange; un malato che soffre, un vecchio che muore; sinché vi sarà un'ingiustizia da riparare, un diritto da difendere, una ferita da guarire, avremo sempre qualche cosa da dare. Il sacrificio, la sofferenza, l'abnegazione hanno tutti nomi d'amore. E nulla ti parrà più dolce, sorella delusa, d'aver mutata la tua rinuncia in offerta preziosa. Se molto sarà perdonato a chi ha molto amato ancor di più sarà perdonato a chi avrà saputo amare senza essere stato amato. Ma non consumare la tua vita davanti ad un altare vuoto. 65

sabato 17 dicembre 2011

Spesso il nome di chi chiama non importa, ciò che conta è la potenza del richiamo

Spesso il nome di chi chiama non importa. Quello che conta è la potenza del richiamo. E quello che vale è il frutto dell'amore. Goethe, ricercatore delle «affinità elettive», annotava un giorno: «Tutto va male. Non sono innamorato e nessuno è innamorato di me». A proposito, Marcello Proust precisava: "L'importante in amore non è tanto la persona amata, quanto la profondità dello stato nel quale l'amore ci pone". E certo l'amore è la forza misteriosa che ha fatto cantare Dante, Goethe e Wagner. Ma Beatrice Portinari, la piccola Gretchen di Francoforte e Matilde Wesendonk non hanno forse avuto piena coscienza di rappresentare richiami per capolavori. Cosi molte donne non sospettano neppure di essere ispiratrici. Ma sempre quello che vale è il frutto del richiamo. ~ Ascolta, anima che non conosco ancora. Non restar più a lungo nell'ombra. Il mio cuore ti invoca come il seme attende una goccia che lo farà fiorire. Chiamami, fa' che ti senta. Chiamami fa' che ti risponda. ~ Ascolta, anima che ho riconosciuto in mezzo a mille. Non passarmi vicino indifferente. Il mio cuore sospira di esser scelto con uno sguardo per morire di gioia. Chiamami una volta sola e ti risponderò per sempre. 64

venerdì 16 dicembre 2011

I richiami d'amore hanno riflessi diversi

I richiami d'amore hanno riflessi diversi e lasciano ferite profonde. Talvolta la sorpresa è tale che l'anima abbagliata procede in estasi, inebriata di amare. Altre volte, invece, l'amore può rendere un anima quasi magicamente adulta con la sofferenza. Allora una ferita produce una dolorosa piaga e una cicatrice dura anche per sempre. Molte anime, dopo la rivelazione, si ritirano nella diffidenza e rimangono sulla difensiva. Altre si rifugiano nei sogni, facendosi prigioniere di un mancato ideale. E il cuore spesso attende il liberatore. Molte anime poi, uscendo imbaldanzite da una prima delusione, diventano aggressive. Qualcuna si avanza verso la vita con una spavalderia che sfiora l'incoscienza. Altre diventano ciniche e, aizzate da una volontà riparatrice di ipotetici torti subiti, si fanno vestali di femminili vendette e imparano a odiare l'anima maschile nella quale non credono più. Del resto Nietzsche ha detto che le donne «sanno odiare come sanno amare con tutto l'amore dell'odio». Ma allora l'odio è il rimpianto del perduto amore. 63

giovedì 15 dicembre 2011

L'amore rimane l'insondabile mistero del mondo



Ma appunto perché l'amore è un mistero ogni anima anela a possederne il segreto. E come per tutti i misteri, c'è chi lo afferma e chi lo nega, chi lo teme e chi lo canta. Ed essendo un mistero è più vivo per il cuore che per la ragione. E lo si vede ad occhi chiusi, lo si ascolta in silenzio, lo si riceve in ginocchio. E ci illumina, ci trasforma e ci eleva. E sia una suggestione o una affininità elettiva, un'allucinazione o un accordo perfetto di due sensibilità, un'esaltazione o un'incursione nell'infinito, rimane un mistero. E anche oggi, malgrado ricerche, scoperte e progressi strappino tutti i segreti, il cuore non svela le sue ragioni di amare e d'essere amato. Così si rilegga «L'arte di amare» di Ovidio o si interroghino i saggi d'Oriente, da Brahma a Djayadeva, l'amore rimane l'insondabile mistero del mondo. Ogni coppia d'innamorati cerca il cielo della propria felicità. E le parole eterne rinnovano il miracolo di ogni cuore. Mi piaci. E il mistero si annuncia. Ti voglio bene. E il mistero si illumina. Ti amo. E il mistero si accende. Sei la mia vita. E il mistero si compie. 62

mercoledì 14 dicembre 2011

L'amore è il più bel richiamo del mondo

L'amore è il più bel richiamo del mondo. Ma qualche volta l'eco risponde con un inganno. Eppure ogni cuore canta e ogni anima ascolta. Ed è un viaggio attraverso una terra incantata. Talvolta si bruciano le tappe e all'arrivo si ha la nostalgia delle fermate. Ed è un viaggio attraverso l'arcipelago dei sogni. Talvolta si approda all'isola azzurra o non si supera il Capo delle tempeste. Ma tra tutte le definizioni preferisco quella di Platone: un mistero. Per questo dunque l'amore esige una vera iniziazione. E se l'anima femminile è pronta ad amare e servire chi vede chiaro e profondo in lei, l'anima maschile deve saperla indirizzare verso la conquista della sua personalità. Non cadiamo tuttavia nel facile errore di sorridere parlando di tutto questo. L' amore è il più bel richiamo del mondo. Gli occhi rivelano il miracolo eterno e le labbra non sanno ripetere che un nome solo. L'amore e un mistero. Nessuno sa come nasce e nessuno sa perché muore. Ma l'eco non risponda mai con un inganno. E non bisogna dire che si ama ancora quando non si ama più. Però, talvolta, il richiamo è soltanto il primo sintomo di una malattia. E spesso l'esperienza è come il medico che arriva troppo tardi...61

martedì 13 dicembre 2011

La tenerezza è la migliore custode dell'amore


Ed ecco che l'amore compie la sua evoluzione con i tempi nuovi. Certo esiste sempre il colpo di fulmine e l'amore tipo "bagno maria". Ma se molte passioni vivono persino tutta un estate e se, qualche unione presenta un'affinità con le coppie ciclistiche delle corse dei sei giorni, bisogna riconoscere che i giovani tendono saggiamente a equilibrare il sogno con la realtà. Ma come sarà, l'amore di domani? Un tipo standardizzato per la civiltà aerea? I pessimisti dicono che non si amerà più con il cuore, ma con le pillole e i motori. E vi è chi afferma che la crescente indipendenza della donna potrà oscurare la spiritualità femminile, e il sempre maggiore meccanicismo dinamico paralizzare ogni sentimento maschile. Invece credo con Leonia d'Ungern Sternberg che l'inevitabile meccanizzazione della vita esteriore condurrà a una personalizzazione della vita interiore. Così sarà proprio l'indipendenza femminile quella che rivelerà ancora una volta l'anima maschile a se stessa. E forse l'amore, in una continua distillazione di istinti e di valori e in una perenne selezione di fattori fisici e spirituali, si fisserà su una tenerezza comprensiva delle reciproche libertà e necessità. La tenerezza è sempre la migliore custode dell'amore.60

lunedì 12 dicembre 2011

Il mondo spasima di sete anche in attesa di una parola sola



Si scrivono ancora le lettere d'amore? Credo più di prima. Forse Abelardo ed Eloisa si scambierebbero fonogrammi; il giovane Werther e Jacopo Ortis finirebbero diversamente le loro missive; ma la nuova Eloisa e la dolce Pamela aspetterebbero sempre la posta con cuore tramante e Elisabetta Barrett E Roberto Browning si direbbero ancora le stesse cose. Probabilmente però il primato rimane alle ventimila lettere di Giulietta Drouet e Victor Hugo. Ma le più belle lettere d'amore sono brevi e calde. E nulla è più dolce del sapere che saranno aperte da quelle mani, guardate da quegli occhi, accolte da quel cuore. Certo, ricevere è una gioia e scrivere un bisogno. Del resto molte volte non scriviamo per l'altro ma per noi. In verità ogni amore anela a un altare e fortunatamente i tempi moderni hanno offerto ideali anche alle anime timide e disperate. Gli astri dello sport, dello schermo, della ribalta e della radio, sono diventati infatti compiacenti idoli delle folle internazionali. Rodolfo Valentino, indimenticabile sovrano di tutti gli "amorosi" del cinema, aveva sette segretari specializzati per rispondere alle dichiarazioni femminili. E la cantante mulatta Maria Anderson, viaggiava con cinque bauli ricolmi di lettere d'amore... Il mondo spasima di sete anche in attesa di una parola sola.59

domenica 11 dicembre 2011

L'uomo ama la donna, ma la donna ama più l'amore dell'amato...

Pare che i giovani parlino raramente d'amore. Trovano i preludi un po' lunghi e nell'intermezzo non sanno cosa dire. E poi, eminentemente positivi, preferiscono le realizzazioni rapide. Inoltre, ormai, anche l'amore ha fretta. Molta fretta. E gli uomini che devono concludere affari e guadagnare denaro per le necessità dell'esistenza non hanno più tempo di cristallizzarsi su una donna. Del resto se l'epoca della cavalleria nella quale un uomo offriva alla sua bella un fiore e una spada è tramontata, oggi molti uomini sono forse meno romantici ma ugualmente eroici e più pratici, offrendo profumi e gioielli, vestiti e automobili. E tuttavia rimangono dei sognatori. Keyserling dice che ogni uomo porta in sè due immagini di donna. Una corrisponde al tipo della madre e anticipa la sposa. L'altra è l'amica: al più alto grado l'ispiratrice, al più basso la cortigiana. Forse per questo l'uomo cerca sempre. La donna invece serba nel suo cuore un'immagine sola per riconoscere il suo sogno. E forse per questo non trova mai... In conclusione, l'uomo ama la donna. Ma la donna ama più l'amore dell'amato. Quindi ogni uomo è tradito dall'amore.58

sabato 10 dicembre 2011

Alzare la tenda con l'anima gemella è sempre trovare un angolo di paradiso perduto

Una tenda e il tuo cuore. La formula della felicità è intonata ai moderni campeggi. Ma potremmo aggiornarla di più mettendo in un angolo due paia di sci per l'inverno e due costumi da bagno per l'estate. E siccome molte volte oggi i giovani sembrano aver paura del silenzio, poniamo anche una TV e la discoteca. E per la comodità degli spiriti nomadi, lasciamo vicino alla tenda un'automobile capace di trasportare altrove il sogno. In questo quadro potremmo ancora accettare la definizione di Stendhal: "L'amore è una cristallizzazione". Certo questa ipnosi dell'immaginazione rimane un inebriante incenso per i romantici. E non bisogna credere che la fretta di vivere abbia eliminato tutti i cavalieri dell'amore-nostalgia, dell'amore-leggenda, dell'amore paradiso. Tuttavia, oggi molte volte la cristallizzazione su un essere unico e fatale non è eterna. E un giorno la tenda e il tuo cuore non bastano più. Fuori della tenda c'è la vita di tutti e al di là di quel cuore c'è il mondo che aspetta. A ogni modo alzare la tenda con l'anima gemella è sempre trovare un angolo di paradiso perduto. Allora le labbra ripetono la dolce parola che è l'eco di una canzone antica.57

venerdì 9 dicembre 2011

L'amore è sempre il sovrano di tutte le strade






I tempi nuovi hanno dato un altro tono ai richiami del destino. E se lo sport moltiplica i terreni per gli inviti di tutte le ore, le parole brucianti si dicono al ritmo delle ali e dei motori, se le dichiarazioni si fanno per telefono, se lo sci e l'acquaplano sostituiscono le serenate alla luna e, se sospiri, singhiozzi e svenimenti sono fuori moda, l'amore è sempre il sovrano di tutte le strade. E anche se oggi si è riusciti a fare vestiti con le ginestre, mobili con il vetro, stoffe con il latte, ghiaccio con il fuoco, non si è ancora trovato un surrogato per l'amore, eterno respiro del mondo. Per parte mia credo sempre alla leggenda dell'anima unigenita dalla notte dei tempi, che è stata divisa in due per sortilegio occulto. Così le due parti si cercano di aurora in aurora e talvolta si trovano per fondersi in un'armonia sola. Ma bisogna innestare la leggenda nella realtà. 56

giovedì 8 dicembre 2011

Qualcosa di eterno rimane sempre

 


La vita moderna con i clamori dei richiami, l'indipendenza della donna e la molteplicità degli incontri, sta compiendo una nuova iniziazione all'amore. L'eterno femminino deve per lo più fare i conti con il cinema e lo sport. E ormai spesso il sesso debole passa all'attacco e il sesso forte si tiene sulla difensiva. Ma in qualcosa la donna è radicalmente mutata, poichè non si lascia più giudicare come un balocco di lusso, una bambola elegante o un cavallo da corsa. Vuole invece essere preferita e apprezzata. E questo è il segno della sua odierna superiorità. Eppure, qualche altra cosa rimane come prima. Così nell'eterno duello meglio la donna si difende e più l'uomo si accanisce. E il gioco continua. Ma se la donna cede le armi, l'uomo sorride e alza le spalle. E quasi sempre il gioco finisce. E il sesso debole ha la peggio. Forse perchè ha maggior forza di sopportazione. Ma qualcosa di eterno rimane sempre: l'uomo cerca l'avventura o il piacere o l'amore. La donna soprattutto il suo destino. 55

mercoledì 7 dicembre 2011

Solo mantenendo pura l'anima femminile salveremo la madre di domani

Tuttavia, ancora oggi, il modo di concepire la vita e di intendere i richiami pone l'uomo e la donna su due piani diversi e contrari. Ma credo che la donna potrebbe risolvere questo suo eterno contrasto solo con il cuore. Ed è il suo cuore che ci dà tanta gioia. Intanto se materialmente è spinta a realizzare le sue aspirazioni per raggiungere l'indipendenza, spiritualmente muore sempre dal desiderio istintivo di sentirsi schiava nel nome dell'amore. Così il suo contrasto si accentua perchè se da un lato combatte per divenire pari all'uomo, dall'altro lato anela ad essergli sottomessa alla prima parola che le tocchi il cuore. Ebbene, oggi soprattutto, dobbiamo proteggere l'anima femminile da un fermento di istinti e di contrasti capaci di soffocarla, affinchè non si inaridisca già dai primi conflitti tra gli interessi materiali e la passionalità spirituale. Solo mantenendo pura e nobile l'anima femminile salveremo la madre di domani. Il cuore della donna custodisce l'eterna speranza del mondo.54

martedì 6 dicembre 2011

Esiste un'inquietudine dei giovani?



Esiste un'inquietudine dei giovani? Non parlo di quella materiale che per la difficoltà dei tempi attuali e la molteplicità dei richiami è certo giustificata. Ma malgrado il macchinismo odierno abbia tentato di paralizzare l'anima, esiste realmente anche un'inquietudine spirituale che pone dei quesiti alla coscienza. Quale valore attribuire alla vita? Per quale scopo tanta fatica? Qual'è il destino d'ognuno? Qual'è il mistero dell'al di là? E se la fede non sorregge, l'esistenza diventa opaca sotto un cielo senza sole. Eppure i giovani non sono inquieti per una incapacità di realizzazioni, pichè tutti i loro desideri diventano diritti. Non per una penuria di incoraggiamenti, poichè la società attuale dà loro fiducia completa. Non per un'assenza di poesia, poichè anche la nostra epoca ne possiede una sua. Non per una mancanza d'ideali, poichè tutte le vette sono accessibili ai loro entusiasmi. Allora forse questa inquietudine potrebbe nascere da un'oscura paura di non saper amare, quindi di non voler soffrire. E il miglior rimedio sarebbe quello di ritornare a credere nell'eterno femminino. Ma bisogna che la donna sia degna di questo altare. 53

lunedì 5 dicembre 2011

Spesso la scelta del richiamo è la prima crisi della gioventù



Spesso la scelta del richiamo è la prima crisi della gioventù. Intanto la giovinezza non è solo un'età, ma anche uno stato d'animo. E in genere sono proprio gli stati d'animo che determinano le crisi. Gioventù il cuore ascolta ogni invito. L'anima è tesa a tutti gli appelli. Le inclinazioni hanno il crescendo degli entusiasmi. Le aspirazioni chiamano in tono maggiore. Le vocazioni risuonano con squilli d'azzurro e d'oro. L'ansia di bruciare la propria vita ed essere qualcuno fuori dal gregge rende le giovinezze impazienti di raggiungere un traguardo di piacere, di denaro e d'orgoglio. In più, l'epoca che attraversiamo intensifica ancora di più questa crisi. E se si divide la storia del mondo in periodi di trasformazione e di stabilità, e poniamo tra questi l'impero romano, qualche secolo del medioevo, i tempi delle monarchie assolute e l'anteguerra europeo, vediamo che precisamente nei periodi di trasformazione la giovinezza trova il clima più adatto per la propria crisi. E talvolta questa rivela anche un'inquietudine più profonda. Si direbbe infatti che molti giovani siano colti da una paura servile di non sopravvivere ad un misterioso uragano devastatore. La santa impazienza della gioventù è un atto di fede nella vita. 52

domenica 4 dicembre 2011

Il mondo che ci circonda è sonoro di appelli



Così il cuore chiama, l'anima invoca, la coscienza grida. Il mondo che ci circonda è sonoro di appelli. E proseguiamo in questa rapsodia di ritmi cercando il nostro destino. La leggenda di Faust rivela che i richiami sono simboli. Ma anche la nostra vita interiore è un tumulto di voci. E camminiamo in attesa di quella che ci chiami per nome. Il daimon di Socrate e il Deus absconditus di Pascal dicono questa verità eterna. Simpatie, piaceri e passioni sono richiami. E peccati, vizi e rimorsi sono ancora richiami. Antigone sente la pietà, Salomè la lussuria, Elettra la vendetta, Tristano l'amore e Parsifal la saggezza. Ma Beethoven ascolta il dolore e si alza a cantare. E arte, scienza e patria sono richiami. Leonardo, Colombo e Battisti dicono questa verità. E vocazioni, apostolati, predestinazioni sono ancora richiami. Una voce arresta San Paolo sulla strada di Damasco; una voce chiama Sant'Agostino nell'orto di Milano; una voce incita Santa Giovanna a partire da Domrèmy. Cogliere nel coro dei richiami quello fatto per noi è prendere coscienza del proprio destino. 51

sabato 3 dicembre 2011

Bisogna credere in qualcuno o in qualcosa



Bisogna credere in qualcuno o in qualcosa. Ma credere. Credere negli uomini e in Dio in un cuore solo o in tutta l'umanità. Credere negli invisibili segni delle anime, nei muti richiami dei cuori, nelle profonde voci della coscienza. Ma credere ancora. Credere nei destini che si incontrano, si trovano e si riconoscono: nelle sorgenti luminose delle ispirazioni, delle vocazioni e delle predestinazioni; nel flusso e riflusso delle anime, dei cuori e dei destini che cantano gli eterni motivi della sinfonia del mondo. Ma credere sempre. Credere nelle energie spirituali capaci di alimentare la nostra vita più intima e profonda; nelle forze magnetiche che nascono dall'amore e dal dolore, sole plasmatrici di cuori e di anime, di coscienze e di destini. Credere negli ideali fluttuanti al di sopra della nostra mortale umanità; in una patria più bella e più giusta che raccoglierà le anime vittoriose; nell'infinito dei mondi dove regna l'armonia suprema di cui il nostro cuore è il primo accordo misterioso. Ma credere, credere ancora e credere sempre nei valori fondamentali della vita, bella anche se tragica, grande anche se misera. Credere, poichè la fede è la fiamma che divinizza l'amore. 50

venerdì 2 dicembre 2011

Sperare è ...





Sperare è invocare il sole perchè entri nell'anima e riscaldi il cuore. Sperare è tenere le porte aperte e i ceri accesi. Sperare è desiderare. Sperare è dare gioia e ricevere forza. Sperare è seminare ottimismo e serenità, fiducia e allegrezza. Sperare è illuminare. Sperare che qualcuno giunga o qualcosa accada. Sperare d'incontrare un cuore che parli e trovare un'anima che ascolti. Sperare è attendere. Sperare che il cuore si svegli, l'anima si apra e la coscienza vigili su questo e su quello per superarsi di continuo. Sperare è perseverare. Sperare che la saggezza vinca la follia, la giustizia annienti la violenza, il perdono plachi la collera, il bene trionfi sul male. Sperare è anticipare. Sperare che gli uomini diventino veramente fratelli e l'umanità canti l'inno della solidarietà nel lavoro e nella fatica. Sperare è costruire. Sperare nella vita e negli uomini, nel destino e in Dio. Sperare è credere. 49

giovedì 1 dicembre 2011

Agire sempre nel nome, nel segno e nella luce dell'amore


Amare è cantare. E assai spesso l'eco che ci risponde è più bella del richiamo. Amare ed essere amati sono due ritornelli della stessa canzone. E amare e saper amare due motivi in crescendo dell'uguale armonia. Amare è credere. Ogni madre lo canta a una culla. Ogni sposa lo giura all'altare. Ogni sacerdote lo promette a chi soffre. E bisogna amare gli uomini perchè si cercano ancora, amarli perchè soffrono sempre, amarli perchè non si comprendono mai. Vedere in ogni uomo un fratello. Trovare il dolore di tutti. Parlare al cuore d'ognuno. Amare è agire. E nella crisi della coscienza e della ragione che il mondo attraversa, dobbiamo amare per quelli che odiano, affermare per quelli che negano, soffrire per quelli che godono, pregare per quelli che bestemmiano, ricordare per quelli che dimenticano, parlare per quelli che tacciono, rialzarci per quelli che cadono, cantare per quelli che piangono. Ma agire nel nome, nel segno e nella luce dell'amore. Amare vuol dire essere presente a tutte le ore. Ma saper amare, scegliere parole e gesti per ogni ora. Anche per quelle senza fede e senza speranza. 48

mercoledì 30 novembre 2011

Ascolta il richiamo che passa per te


Ascolta: il cielo è un fremito solo di anime che invocano il loro destino. L'aria trema per mille richiami. Ogni anima vibra dalla gioia che qualcuna le risponda. Ogni cuore è un'armonia ancora inespressa. Ascolta: passano i richiami che dicono di amare, credere e sperare. E dalle frontiere più alte e lontane un'anima chiama un'altra e l'aiuta a salire. E ogni ritmo si tramuta in ala per cercare nuovi orizzonti. Ascolta: passano i richiami che hanno nomi di dolore, segni di tormento, vampe di passione, voci di mistero, echi di nostalgia. E tutte le anime attendono che qualcuna accolga il loro grido. E tutti i cuori battono dall'ebrezza di poter cantare in due. Ascolta: il cielo è una miracolosa fucina di ritmi. Un invito parte come una scintilla ed è raccolto da una fiamma. E le sinfonie delle anime innamorate incendiano i cieli. Certo la nostra terra è viva solamente per questa perenne forza di amore. Ascolta il richiamo che passa per te. La gioia di vivere sta nel rispondere di sì al proprio destino. Ma bisogna che il cuore non sia sordo a tutti i richiami. E che l'anima non sia come un'arpa muta. 47

martedì 29 novembre 2011

Un giorno sarai il sogno e il rifugio dell'uomo che amerai

Un giorno sarai il sogno e il rifugio dell'uomo che amerai. E potrai anche divenire la fonte e la fiamma del suo lavoro. E persino il nome nel quale vincerà o perderà la sua battaglia. Ma un altro giorno potrai forse essere viva soltanto in virtù di ora di dolore. E non ti stupirai nemmeno di sentirti pronta a soffrire. Certo il tuo subcosciente aveva accettato per te il tuo destino. Un altro giorno infine ti accorgerai di far rivivere il cuore di sua madre. E sarà il più prezioso prodigio dell'amore. Sii dunque degna del tuo posto di responsabilità e di sacrificio, ma sempre e soltanto d'amore. Del resto, a poco a poco svilupperai in te quella maternità spirituale che ti aiuterà a comprendere tante cose e quindi a soffrire. Vedrai presto che se il dolore paralizza l'anima maschile, alimenta quella femminile. E riuscirai perfino a trasmutarlo in elemento di vita, di evoluzione e talvolta anche di bellezza. Per tutto questo, piccola amica, non accontentarti di amre nel piacere. Ma impara ad amare nel dolore. Questo amore non ti tradirà. Sarà anzi il solo a portarti in dono la serenità che è sempre una sofferenza superata con amore. E ora ascolta i richiami. 46

lunedì 28 novembre 2011

Ricorda: tu sola avrai il formidabile potere di far benedire o maledire la vita


Allora soltanto vedrai finalmente quale sofferenza psichica contraddistingua il tuo destino da quello maschile. E in un lampo accetterai questa tua vocazione che ti accompagnerà per tutta l'esistenza e diverrà il tuo ideale. In realtà il cuore della donna trema dalla gioia d'esser scelto, la sua anima anela a un posto di responsabilità e la sua coscienza tende a identificarsi con il proprio destino. E se ti sarà sembrato che varie volte la coscienza non abbia registrato nulla o che, presa da improvvisi sgomenti, si sia talvolta persino rifiutata di comprendere, ti accorgerai invece che per un delicato processo di elaborazione, distillazione e selezione, ha continuato ad assimilare le varie emozioni giunte dal cuore e dall'anima per formare la tua personalità e adeguarla alla tua vocazione. Non credere tuttavia che il tuo destino sia soltanto d'amore. Potrai ignorarlo o superarlo. Ma se un giorno terrai la felicità di un uomo nella tua piccola mano, ricordati che avrai tu sola il formidabile potere di far benedire o maledire la vita. Però non abusare mai della tua forza per volere la sconfitta dell'uomo che ti amerà. In amore la vittoria è sempre dell'anima che sa rendersi schiava. E un giorno...45

domenica 27 novembre 2011

Così il cuore si sveglia per il primo

Così il cuore si sveglia per il primo. E un giorno, con un grido di gioia per aver compreso, batte alle porte dell'anima.Quasi sempre l'anima che sembrava addormentata, risponde all'appello. E insieme allora attendono che al di là dei cancelli socchiusi la vita chiami più forte. Gli istinti si svegliano. I sensi tremano. E le sere si vestono di colori di magia. Ondate di profumo. Venti di desiderio. E nell'effervescenza emotiva, facilmente irritabile, l'adolescenza inquieta è in agguato perenne. In questo modo è passato il tuo vario, complesso e delicato periodo di formazione dove ricerche e rivolte, desideri e sconforti, incomprensioni e paure, dubbi e abbandoni, istinti e languori, oscillazioni e pentimenti, invocazioni e rimorsi si sono alternati di continuo. Un giorno però la tua personalità definitiva recherà il triplice sigillo del cuore, dell'anima e della coscienza. Allora diverrai veramente donna, anche se non avrai vent'anni, mentre i tuoi coetanei maschili son rimasti ragazzi. E questo perchè comprenderai che bisogna soffrire nel nome dell'amore, poichè solo soffrendo sarai capace di offrire e servire. Ma bisogna che il cuore apprenda ad amare, l'anima a cantare e la coscienza a giudicare. 44

sabato 26 novembre 2011

Credi nell'amore. E' il modo migliore per attirarlo a te.



Bisogna dunque, piccola amica, attendere senza impazienze il richiamo azzurro che sogni da tempo. Tutta la tua adolescenza è luminosa vigilia dell'ora che verrà. Abbi fiducia senza forzare il quadrante del tuo destino al quale già sorridi. Bisogna, piccola amica, imparare ad amare. Tutta la tua adolescenza invoca questa benedizione nuziale. Abbi fiducia nella tua stella e ascolta cantare il tuo cuore. Bisogna, piccola amica, imparare ad amare meglio, poichè un giorno sarai chiamata a donare di più. Tutta la tua adolescenza aspira a questa missione. Abbi fiducia nel tuo immancabile destino di donna. Hai negli occhi lo stupore della primavera. Le labbra ripetono la parola appena sognata. E nel cuore trema il nome che non hai detto ancora. Credi nella bontà. E' il più sicuro mezzo per averla alleata. Credi in te stessa. E' la legge di ogni successo. Credi nell'amore. E' il modo migliore per attirarlo a te. 43

venerdì 25 novembre 2011

Mi piaci per l'incessante richiamo al tuo destino

Mi piaci per la tua volontà di vivere. Mi piaci per la tua inquietudine di scoprire la verità. Mi piaci per l'incessante richiamo al tuo destino. Così, ancora bimba, sei già donna e osservi curiosa la tua personalità che nasce. Tuttavia non essere impaziente di sfogliare la corona della tua vita. Quando sarà sera, forse pochi visi sorgeranno dall'ombra a darti coraggio. Non sciupare dunque più molti giorni in giochi infantili. Ma impiega qualche momento per guardare dentro di te e intorno a te. Solo così prenderai completa coscienza del tuo destino. E fa in modo che una sera tu non rimpianga di aver perduto la tua giovinezza. E ora, ti auguro che la giornata sia bella e serena, utile a te, radiosa per chi ti ama e benefica per chi ti avvicina. Ti ho parlato come a una piccola sorella incontrata per via. Forse senza conoscerti ti amo così. E vorrei che tu mi ascoltassi con uguale cuore. Del resto nella tenerezza di ogni sorella vi è un ritmo in minore dell'amore materno. Ma fà attenzione che il vero avversario dell'amore non sia un giorno il tuo falso amor proprio. E cerca qual'è il sicuro segno del tuo mattino. Nulla di più bello che veder sbocciare l'anima di una donna da un'adolescenza in fiore. 39

giovedì 24 novembre 2011

Benedetti i destini battezzati nelle tempeste


Ti ho sentito dire anche: "Non voglio soffrire". Ho sorriso senza rispondere perché avrei dovuto tenerti un troppo lungo discorso. E ho pensato, che in vece mia, ti parlerà a suo tempo la vita. Forse vedendo qualcuno che soffre volti la testa dall'altra parte, come per difendere il tuo egoismo. Può darsi che tu abbia provato qualche lieve pena e il domani ti faccia paura. Può anche darsi che per un privilegio speciale ti creda destinata solo alla gioia. Intanto, chiunque tu sia, ovunque ti trovi, qualunque tormento sopporti la tua anima, qualsiasi spina ferisca il tuo cuore, non devi disertare il tuo posto di donna davanti a chi soffre. Un tuo sorriso potrà illuminare qualche ora oscura e una tua parola confortare un'ora amara. E solo così ti accorgerai di essere viva nel dolore. Ma se un giorno amerai sino al punto di sentirti pronta a soffrire, vedrai che finalmente possiederai tutte le luci dell'amore. Non temere di incontrare un uragano sulla tua strada. Benedetti i destini battezzati nelle tempeste. 38

mercoledì 23 novembre 2011

Voglio vivere la mia vita



Ti ho sentito dire più volte: "Voglio vivere la mia vita". Benissimo. Ma quale? Quella esteriore che tutti vedono o quella interiore che forse nemmeno tu conosci ancora? E a quale scopo? Per somigliare a qualcuno o per diventare te stessa. Voglio vivere la mia vita. D'accordo. Ma prima bisogna trovare la nota esatta della tua personalità. E non sbagliare tono, ritmo e misura. Poi devi confondere la tua nota con le altre che incontri. E infine accordarla con quella che scegli per la divina legge dell'armonia già dentro di te. Voglio vivere la mia vita. Giustissimo. Però non perderla nè sciuparla nè distruggerla. L'uomo può spenderla come crede: dirigerla con saggezza, rovinarla senza intelligenza, consacrarla a un ideale, ma solo la donna riesce a offrirla nel nome, nel segno e nella luce dell'amore. Voglio vivere la mia vita. Appunto. La vita non deve essere una limitazione ma una espansione. E il modo più piacevole è forse quello di dimenticarla per coloro che amiamo. E il modo migliore, dedicarla a servire quelli che soffrono. Ma sin quando non si comprende questa verità, la vita è priva di bellezza e anche di dignità. Voglio aiutarti a vivere la vita. Ma per questo da' sempre un lavoro alle tue mani e un entusiasmo al tuo cuore. 37

martedì 22 novembre 2011

Dona senza chiedere, perchè è il miracolo dell'amore

Non so, piccola amica, che cosa cerchi, ma posso dirti con precisione quello che troverai. Da tempo insegui te stessa attraverso i sentieri più diversi. Da tempo ti diverti con capricci e avventure per farti una corona di fatalità. Intanto le donne fatali non sono più di moda, nemmeno al cinema. La semplicità le ha messe in fuga. E poi, non illuderti di vivere le avventure che sogni nei momenti di febbre. Non credere nemmeno, con la complicità della tua civetteria, di passare incolume come la salamandra, tra le fiammelle che accendi ridendo, perchè un giorno qualcuna ti brucerà. Lo so: ti sembra adesso che le ore non passino mai. Ti accorgerai che la vita sarà trascorsa troppo presto. E il tempo fuggirà inesorabilmente con il fiume dei giorni e delle settimane, dei mesi e degli anni. E ogni goccia sarà diversa di nome e di colore. Ma se hai anche soltanto un'ora di sole, pensa che molte esistenze rimangono nell'oscurità completa. E quest'ora di felicità rischiari tutta la tua vita. Ma se sei amata, sappi che su te cade una pioggia di luce. E aspetta fiduciosa i frutti della tua primavera. Ma se ami veramente, puoi offrire un tesoro che non sapevi di nascondere dentro di te. Allora dona senza chiedere, perchè è il miracolo dell'amore. 36

lunedì 21 novembre 2011

Solo quello che va nel profondo germoglia domani



Non farti una cultura solo sulle stelle del cinema, gli assi dello sport, la musica da discoteca o i programmi della TV. Ma abituati ad andare più profondo e a vedere più lontano. Non posare troppo presto all'attrice. Aspetta almeno che siano accese le luci della ribalta. Non attendere un destino d'eccezione. Cerca di vivere bene la tua parte, poichè si è sempre protagonisti per un'ora davanti a qualcuno o a qualcosa. Non lasciarti investire dagli avvenimenti assumendo una personlità d'occasione per ogni circostanza. Sii sempre te stessa anche a costo di qualche sofferenza e di qualche umiliazione, poichè solo quello che va nel profondo germoglia domani. Non credere di raggiungere la tua personalità senza sollevare obiezioni, incontrare ostacoli, urtare suscettibilità, ferire amor propri, ricevere mortificazioni e provare amarezze. Sii certa che nulla di quanto è facile diventa veramente fecondo. E come il marinaio non alza la vela ad ogni vento senza saper reggere il timone, non avventurarti nel mare della vita senza aver pesato le tue forze e fissato la meta. E come il marinaio nella tempesta guarda la sua stella, nei momenti più gravi ascolta sempre il tuo cuore. 35

domenica 20 novembre 2011

Rimani dunque donna, ancora donna e sempre donna


Non credere di essere più moderna, più sportiva e più disinvolta del necessario, gareggiando coi maschi sino al punto di perdere quella grazia che l'uomo anche più moderno, sportivo e disinvolto, cercherà in te come il fiore della femminilità di tutti i tempi. Rimani dunque donna, ancora donna e sempre donna, anche soprattutto e precisamente se vivi in mezzo agli uomini. E fa tuo il tuo il motto di Isadora Duncan: " Da' alla tua vita la grazia di una danza". Così trova il misterioso ritmo che ogni donna nasconde in sè. Metti in tono questo ritmo con l'ambiente nel quale vivi. Accresci la tua grazia con la fatica di molte ore anche amare. E non essere paga fino al giorno in cui ogni parola rifletta il colore del tuo ritmo e ogni gesto riveli un'armonia veramente integrale. Allora solo sarai profondamente donna. E sappi che ancora oggi, malgrado i tempi dinamici, il mondo resta attonito davanti a un sorriso femminile. Tuttavia, non spingere la tua grazia sino a sorridere a tutti. Impara a dire molto amabilmente no, per possedere un giorno la gioia di dire di sì. 34

venerdì 18 novembre 2011

Abbi forza di fare ritorno



Qualche volta mi fai proprio paura e provo una gran pena per te. Che segreto nasconde la tua adolescenza? Quali incubi agitano i tuoi sogni? Quanti desideri senza nome tumultuano nel tuo cuore? Talvolta i tuoi occhi seguono visioni allucinanti. La tua voce cambia di ritmo e di colore. Sul tuo viso passano torbide ombre di bufere interiori. Si direbbe persino che tu sia assente dal nostro mondo e viva tra larve e fantasmi. Hai lasciato, qui, a farci compagnia, la tua veste corporale. Ma l'anima, proiettata fuori dalle nostre sfere, erra alla deriva per cieli in tempesta. Il tuo sguardo tradisce un'angoscia e il tuo riso cela un mistero. Dove vai con la tua fantasia malata? Quale corrente ti trascina? Quale abisso cerchi senza vedere e senza sapere? Forse una curiosità malsana di cose proibite ti spinge verso crepuscoli tenebrosi. E son sicuro che avresti quasi vergogna di dare un nome alle tue ore di follia. Non essere troppo amica delle solitudini disperate. Non lasciarti travolgere dai vortici turbinosi. Non ascoltare richiami che salgono dagli abissi. Abbi forza di svegliarti. Abbi forza di fare ritorno. 33

giovedì 17 novembre 2011

Sii certa che il sole trionferà domani

Ogni tanto ti metti a piangere e tu stessa non sai perchè. Una nuvola nera deve essere passata per il cielo che soltanto tu vedi. E l'anima la fissa come il presagio di una minaccia oscura. Se ti chiedono il motivo non parli. Se qualcuno ti scruta ti chiudi gelosa per non lasciar scorgere un riflesso della tua anima. Forse non riusciresti a svelare il segreto del tuo pianto, perchè non ha nè ragione nè nome. Non dare dunque un peso a questa nuvola. Non creare nella romantica fucina della tua fantasia germi di febbre. Non alimentare vane nostalgie per quelle in cui ti risvegli. Non compiacerti in un pianto senza scopo e senza fine specchiandoti in un abbandono inesistente. Non identificarti in qualche ironia di un fatale destino. Non crederti perduta prima di esserti trovata. Adesso non importa se qualche volta, senza una ragione, ti metti a piangere. Dopo, bisogna che i tuoi occhi diventino chiari e il tuo viso ritorni sereno. Comunque non permettere mai che una nuvola nera oscuri tutto il tuo cielo. Sii certa che il sole trionferà domani. 32

mercoledì 16 novembre 2011

Per la donna, l'amore è spesso tutto il suo destino

Sii certa che verrà un'ora d'amore anche per te. Del resto dicono che ogni donna ne incontri almeno una. Non pretendere però che arrivi a un invito del tuo capriccio.Troverai certamente l'amore ma non sempre nell'ora in cui lo invochi. Verrà invece alla sua ora perchè è il padrone. E trasformerà la speranza in sicurezza e la dissiperà nell'illusione. D'accordo: può darsi che le vostre ore non coincidano. Forse l'amore giungerà troppo presto o troppo tardi. E ti parrà di non essere ancora pronta a comprenderlo o di non poterlo ricevere più. Ad ogni modo entrerà nella tua casa come un sovrano o un ladro, un avversario o un amico. Ma lo riconoscerai sempre da un segno inconfondibile, poichè si installerà da padrone, capovolgendo la tua vita e spingendoti per inattesi sentieri. Sii dunque persuasa che avrai la tua ora di sole. Ma bada che se quest'ora per l'anima maschile può essere una delle tante, illumina e vivifica l'anima femminile per l'esistenza intera. E se una donna ha veramente amato una volta sola, la sua vita si è arricchita per sempre. Per l'uomo l'amore può essere un episodio. Per la donna è spesso tutto il suo destino. 31

martedì 15 novembre 2011

Piccola sfinge che passi così superba


Piccola sfinge che passi così superba, da dove vieni e dove vai? Che cosa pensi e che cosa vuoi? Quanti desideri e quanti capricci nascondi dietro la fronte altera? Qual'è il tuo vero nome, principessa orgogliosa? Perchè sorridi sprezzante a chi ti parla di destino e di dolore? Perchè ti ritieni superiore a tutto e a tutti, nata per comandare e per godere? Perchè cammini senza guardare chi soffre e chi si dispera? In realtà non sei una principessa orgogliosa. E può darsi che quello sdegnoso silenzio sia un riflesso della tua timidezza. Infine se credi che nessuno sia degno di essere amato da te, forse è solo perchè temi che nessuno ti scelga. E non sei nemmeno una sfinge. Così un giorno svelerai il tuo enigma a qualcuno, facendoti prigioniera per amore. E canterai guardando il mondo con occhi nuovi. Tu oggi tremi soltanto dal desiderio di voler bene.30

lunedì 14 novembre 2011

A proposito di sogni: immagino che aspetti lui

A proposito di sogni: immagino che aspetti lui, poichè il tuo cuore dai tempi dei tempi invoca il richiamo più bello del mondo. E nella tua anima adolescente l'amore canta già il primo stornello cullato dalla speranza e dalla nostalgia. Questi sono del resto i germi della passionalità femminile, poiché la speranza annunzia la certezza del tuo amore e la nostalgia rivela che non sarà mai proprio come lo sogni. Non dire di no: malgrado la tua aria indifferente o spregiudicata o persino cinica, sospiri e tremi davanti al vero amore che ogni cuore femminile anela di conoscere. Convinciti che esiste, piccola amica. E questa sicurezza ti dia fiducia e gioia. Ma prima di alzare le vele per il bel viaggio nell'azzurro, non cadere nel facile errore di confondere l'amore con il desiderio di essere amata. Potresti presto fare ritorno anche per una sola parola o un gesto solo. Guarda invece se riconosci proprio bene il signore del tuo sogno. Nulla di più triste che risvegliarti disillusa per aver lasciato entrare un estraneo nella tua vita. Fa dunque attenzione se sei soltanto innamorata dell'amore. In questo caso non affrettarti a costruire la tua felicità con dei se. Troveresti presto dei ma.29

sabato 12 novembre 2011

In ogni anima vi è un sogno che attende di venir svegliato

Certamente qualche volta prima di addormentarti, spalanchi la finestra e sogni. Parli alle nuvole e interroghi le stelle. Non arrossire per questo. In ogni anima vi è un sogno che attende di venir svegliato. E le stelle accolgono, oggi come ieri, tanti segreti dei giovani cuori. Resta dunque alla finestra. Qualche volta un dolce mal sottile avvolge la tua anima che trema. Le labbra non dicono il perchè e gli occhi si velano di nostalgia. Non vergognarti di queste ore nelle quali il cuore è sovrano del proprio sogno. Vedrai più tardi che la vita ti offrirà solo così un'evasione da te stessa. E il sogno spalancherà ancora i cancelli dorati perchè l'anima voli più in alto e più lontano. Resta dunque alla finestra. Custodisci il tuo sogno dentro di te. Difendilo da un mondo volgare, superficiale e vile. Non permettere che un'anima straniera varchi le frontiere di questo tuo regno. E anche se hai rivelato un nome a una stella, non temere; brillando più forte ha detto di sì. Resta dunque alla finestra. Spesso sognare è meglio che vivere. Sognare è quindi necessario. Comunque cerca di vivere il tuo sogno. Ma non accontentarti soltanto di sognare tutta la vita. 28

venerdì 11 novembre 2011

Impara a sorridere alla vita e la vita ti risponderà



Alle volte ti sembra che il tuo male peggiori. E dall'incomprensione nella quale ti sei trincerata, spii intorno a te ostile e guardi tutti come avversari. Non riesci a sorridere che con fatica. E hai spesso una brutta piega alle labbra. Eppure nessuno è nemico della tua adolescenza. E se vedi tanto pessimismo intorno a te, è per il semplice fatto che tutto ti rimanda il riflesso del tuo viso e della tua anima. Inoltre questo stato negativo lascia un'impronta che ti sfigura e ti invecchia. E se ti fisserai ad occhi chiusi e in silenzio, vedrai la tua immagine. Ti accorgerai allora di essere la vera avversaria della tua giovinezza, poichè tu sola ti muovi guerra ogni giorno, e non sai perchè. Credi: in tal modo la tua anima diventa malata di persecuzione e di nevrastenia. Dovresti invece uscire da questa tua arida prigione. Forse qualche cuore ti dirà la sua pena. Dovresti ascoltare qualche richiamo che sale fino a te. Forse ti rivelerà un ritmo della sofferenza del mondo. Dovresti parlare a qualche anima che incontri. Forse ti mostrerà un frammento di te stessa. Impara a sorridere alla vita e la vita ti risponderà. 27

giovedì 10 novembre 2011

Ti credi incompresa


Spesso però il torto è tuo. Ti credi incompresa e ti fai di giorno in giorno prigioniera dell'equivoco nel quale ti chiudi. Osservi diffidente cose e persone. Una parola ti basta per divenire impenetrabile. E abbozzi un indefinibile sorriso che vuol compatire il mondo intero. Proclami di essere caduta in mezzo ai tuoi per errore. Ti convinci sempre più che altrove, tra altra gente e sotto diverso cielo, finalmente qualcuno ti scoprirebbe. E non ti accorgi che essere incompresa può voler dire non comprendere gli altri. Bada, piccola amica, un giorno l'equivoco che ti alimenta si potrà trasmutare in veleno. E l'anima intossicata farà fatica a respirare nell'azzurro. E forse non potrà più cantare nel sole. Del resto tu non sai come veramente sei. E non fai nulla per appalesarti a chi ti avvicina. E non dici una sillaba per richiamare chi si allontana. Perciò non compi uno sforzo per liberare la tua anima dal malinteso. Ricordati che nessuno ti può comprendere se tu stessa non ti conosci. Nessuno ti trova se tu stessa non ti cerchi.26

lunedì 7 novembre 2011

Nel cercarti non perderti

Così la tua iniziazione alla vita si compie giorno per giorno, nella ricerca affannosa di te stessa. Questo complesso e delicato travaglio si svolge nell'intimità più nascosta. Talvolta un senso di fatica spirituale potrà apparire anche sul tuo viso. Ma pochissimi se ne accorgeranno. E raramente i cosiddetti intimi. Sono gli estranei che sanno guardare più profondamente negli occhi. Tuttavia rassicurati: sarai sempre la vigile custode del tuo segreto. Non credere che ora questo lavoro si compia automaticamente in virtù dell'età che stai attraversando. Non pensare nemmeno di raggiungere la tua personalità imitando eroine di romanzi o stelle di cinema. Talvolta incontrerai elementi diversi che potrai assimilare immediatamente, per ripudiarli più tardi. E altre volte, attraverso deviazioni e tentennamenti, andrai alla febbrile ricerca di quella che veramente sei. Quindi, non sentirti nè sola, nè sperduta se non ti ritrovi. E anche se appena credi di esserti scoperta, ritorni estranea a te stessa. E neppure se riconoscendoti ti inganni di nuovo, e smentisci oggi la verità di ieri. Ma nel cercarti non perderti. E nel trovarti non tradirti. 25

domenica 6 novembre 2011

Anche se non tutte le sere segnerai una vittoria...

Credo che questo acerbo tempo sia marcato da una duplice curiosità. Quella del proprio io e quella del mondo esteriore. L'anima è tutta un fermento di risvegli. E un susseguirsi incessante e tumultuoso dei diversi "io" che appaiono sugli schermi interiori, le adolescenze si interrogano di continuo senza riconoscersi. Talvolta passano dall'inerzia all'avventura. Talaltra rincorrono larve e fantasmi. Qualche volta, diventando perfino vittime delle loro allucinazioni, finiscono col moltiplicarsi in personalità differenti. Allora la curiosità del mondo esteriore serve quasi di controllo. Senza dubbio, infatti le adolescenti sanno oggi più che mai trarre partito da ogni circostanza per arricchire il loro patrimonio emotivo di quelle verità acquisite al margine della vita degli altri, che l'intuizione femminile, sempre acuta, seleziona istintivamente. Ebbene, piccola amica, non dovrai stupirti se alle volte frammenti diversi e anche contrari, giungendo a te da orizzonti inattesi e di mondi insospettati, concorreranno a formare il tuo carattere. La tua personalità sarà una conquista lenta, paziente e spesso faticosa. E ti accorgerai d'essere la sola giudice del tuo travaglio. Ma anche se non tutte le sere segnerai una vittoria, continua a sperare. 24