Esiste un'inquietudine dei giovani? Non parlo di quella materiale che per la difficoltà dei tempi attuali e la molteplicità dei richiami è certo giustificata. Ma malgrado il macchinismo odierno abbia tentato di paralizzare l'anima, esiste realmente anche un'inquietudine spirituale che pone dei quesiti alla coscienza. Quale valore attribuire alla vita? Per quale scopo tanta fatica? Qual'è il destino d'ognuno? Qual'è il mistero dell'al di là? E se la fede non sorregge, l'esistenza diventa opaca sotto un cielo senza sole. Eppure i giovani non sono inquieti per una incapacità di realizzazioni, pichè tutti i loro desideri diventano diritti. Non per una penuria di incoraggiamenti, poichè la società attuale dà loro fiducia completa. Non per un'assenza di poesia, poichè anche la nostra epoca ne possiede una sua. Non per una mancanza d'ideali, poichè tutte le vette sono accessibili ai loro entusiasmi. Allora forse questa inquietudine potrebbe nascere da un'oscura paura di non saper amare, quindi di non voler soffrire. E il miglior rimedio sarebbe quello di ritornare a credere nell'eterno femminino. Ma bisogna che la donna sia degna di questo altare. 53
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