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giovedì 16 ottobre 2014

Un giorno mi hai detto: avere un bimbo da te...

 
Un giorno mi hai detto: <<Avere un bimbo da te, un bimbo che ti somigli. Vivere noi tre soli, lontano da tutti, sull'alto di una montagna o in riva al mare e respirare nel sogno>>. La voce ti tremava e gli occhi erano colmi di dolcezza. Ridevi come la primavera che porta nel suo nome e nel suo grembo il misterioso potere di rinnovare l'anelito della terra. Ti ho guardata. Eri proprio il miracolo vivente della stagione fiorita. E in quelle tue parole vibrava l'eco segreta della canzone che ha cullato l'infanzia del mondo. Ora quel desiderio è già l'annunciazione di una certezza. L'esultanza di poter presto generare una vita ti fa più bella ancora come simbolo e come verità. E il mistero si compie in te. La creatura che attendi sarà  tua come il fiore è del ramo e il frutto della pianta. Ma se ci guardiamo ricordando quell'attimo in cui il ritmo del mondo palpitava nei nostri cuori e i nostri cuori battevano all'unisono con l'universo, sentiamo tutta la bellezza del destino dell'umanità chiamata a collaborare con Dio per immortalare la vita. Questo sarà il miracolo benedetto del nostro amore. 166

sabato 19 aprile 2014

La felicità matrimoniale è un fiore che ha un'unica radice in due cuori soli


Ed ecco che marito e moglie si ritrovano finalmente di fronte nella loro casa. Quel perfetto accordo riscontrato durante il fidanzamento si mantiene, si consolida e si intensifica. Le piccole cose di tutti i giorni scoperte insieme danno un'allegrezza quasi infantile. E la vita è un delizioso gioco. Altre volte, di fronte alle solite mura, tra gli stessi mobili, in mezzo alle uguali abitudini, il vocabolario d'amore non sceglie più le parole che fanno sognare. Ed è l'ora di imparare ad avere meno esigenze e più indulgenza. Così la primavera coniugale coglie i primi fiori delle reciproche concessioni. Credo che se i giovani sposi sapessero quale importanza rappresenti per la loro felicità il periodo di assestamento, di ritocchi e di collaudi, farebbero di tutto per modificare linee, attenuare attriti, correggere difetti, frenare impeti. Ma quest'epoca delicata che può persino segnare qualche ferita d'amor proprio e richiedere le prime dolorose abdicazioni alla personalità d'ognuno è meglio si compia senza testimoni. La felicità matrimoniale è un fiore che ha un'unica radice in due cuori soli. E soltanto il cielo sta a guardare, in attesa che l'amore canti nella gioia della maternità trionfante. 165

giovedì 27 febbraio 2014

E ora, buon viaggio.


E ora, buon viaggio. Non dire che questa romantica tradizione è superata. Roma e Capri, Venezia e Taormina lanciano sempre i loro richiami. Il viaggio nuziale è rinnovare la felicità davanti a sfondi diversi per specchiarsi sempre nell'altro cuore. Andate a giurarvi fedeltà sulla tomba di Giulietta o a ripetervi le belle promesse sotto il cielo di San Francesco. Accettate l'invito di vivere il sogno dei sogni. E ora, buon viaggio. Non abbiate timore di far sorridere perché siete innamorati. Ormai il mondo è abituato a veder passeggiare l'amore. L'ironia può essere il rimpianto per qualcosa che si è perduto e talvolta nasconde l'invidia per qualcosa che si è sciupato. Infine, forse in mezzo ad altri vi ritroverete più deliziosamente soli. Ma se preferite rifugiarvi lontano da tutti, il vostro viaggio sarà un colpo d'ala verso il paradiso ritrovato. Se poi le virtù di fidanzati appariranno i primi difetti di marito e moglie, proprio soltanto così imparerete a darvi del tu. E probabilmente in mezzo alle piccole sorprese scoprirete il viso del vero amore. E, ora buon viaggio. Questo sogno nuziale è il vero preludio della vostra felicità. E ogni risveglio sarà la nuova promessa di un nuovo sogno. 164

sabato 18 gennaio 2014

Va' dunque verso il tuo destino

Ascolta, bambina mia: presto ci abbandonerai. Presto ci dirai addio e te ne andrai verso un'altro ramo per fare il tuo nido. Da molto tempo la nostra tenerezza non bastava al tuo cuore. Già dai primi trilli cantavi la libertà. Già dai primi voli cercavi un altro cielo. Questa vecchia casa che ha visto la tua infanzia e risuona ancora dei tuoi passi di bimba, non riusciva più ad alimentare la tua vita di donna. E non potevi essere la custode del nostro tramonto. Va' dunque verso il sogno divenuto realtà. E che il tuo destino radioso sia benedetto da Dio, oggi domani e sempre. Ma prima di partire per il viaggio nuziale, sorridici ancora una volta. Questo tuo sorriso illuminerà la nostra sera che s'avvicina. Ci ritireremo nella tua camera per vivere la tua infanzia e ricordare la tua adolescenza, pensando al miracolo divenuto giovinezza e trasfigurazione in amore per un altro cuore. Va' dunque verso il tuo destino, bambina mia, ma sappi che porti con te la parte migliore della nostra vita. E questo ti dia fede per tutti i giorni che verranno. 163