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giovedì 16 ottobre 2014

Un giorno mi hai detto: avere un bimbo da te...

 
Un giorno mi hai detto: <<Avere un bimbo da te, un bimbo che ti somigli. Vivere noi tre soli, lontano da tutti, sull'alto di una montagna o in riva al mare e respirare nel sogno>>. La voce ti tremava e gli occhi erano colmi di dolcezza. Ridevi come la primavera che porta nel suo nome e nel suo grembo il misterioso potere di rinnovare l'anelito della terra. Ti ho guardata. Eri proprio il miracolo vivente della stagione fiorita. E in quelle tue parole vibrava l'eco segreta della canzone che ha cullato l'infanzia del mondo. Ora quel desiderio è già l'annunciazione di una certezza. L'esultanza di poter presto generare una vita ti fa più bella ancora come simbolo e come verità. E il mistero si compie in te. La creatura che attendi sarà  tua come il fiore è del ramo e il frutto della pianta. Ma se ci guardiamo ricordando quell'attimo in cui il ritmo del mondo palpitava nei nostri cuori e i nostri cuori battevano all'unisono con l'universo, sentiamo tutta la bellezza del destino dell'umanità chiamata a collaborare con Dio per immortalare la vita. Questo sarà il miracolo benedetto del nostro amore. 166

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