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domenica 8 luglio 2012

Non condanniamo un cuore che ha amato senza sapere quanto ha sofferto

Qualche volta l'amore è malato. Si ama di più o di meno. Vi sono interruzioni di sentimenti e riprese di passioni. Si crede di aver finito e si ricomincia su un altro tono. Vi è chi ama vedendo la propria comodità e il proprio capriccio. Ed è egoismo. Vi è chi impone gusti e abitudini. Ed è una catena, se non esiste amore senza almeno un po' di desiderio, vi sono troppi desideri senza amore. Così se non si trovano amori privi di una punta di gelosia, vi sono molte gelosie aride d'amore. E vi è chi si diverte a cogliere tutti i fiori che incontra per poi buttarli via. E chi non vede mai il fiore che cresce vicino e palpita dalla gioia di esser colto. Ma qualche altra volta l'amore è veramente malato. Passioni che bruciano e avvelenano.  E' la lussuria con la cicatrice che ha fatto tremare Sant'Agostino. Comunque ricordiamo che molto sarà perdonato a chi molto ha amato. Non pretendiamo sempre di comprendere quello che rimane un mistero. Non giudichiamo severamente i falli degli altri riservando la massima indulgenza per i nostri errori. Non condanniamo un cuore che ha amato senza sapere quanto ha sofferto. 121

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