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giovedì 20 ottobre 2011

Troppe volte il silenzio non è d'oro


Una volta erano i genitori che formavano l'educazione dei figli. Oggigiorno può accadere facilmente il viceversa. E i genitori tacciono disorientati... Molte adolescenze poi si drappeggiano nell'incomprensione con gesti di abbandono o di compiacenza, cercando avidamente uno specchio. E i genitori guardano stupefatti... Altre adolescenze invece accusano i genitori di incomprensione, senza valutare né difficoltà, né sacrifici, né caratteri, né situazioni. E i genitori aspettano rattristati... Fatto sta che vi sono famiglie nelle quali non si parla mai la stessa lingua. Il silenzio rimane il solo mezzo per andare d'accordo. Tutti si guardano quasi mortificati di dover vivere sotto lo stesso tetto. Si incontrano nelle camere come nelle pubbliche piazze. Si rivedono l'indomani e si danno il buongiorno impacciati. Nessuno discute delle cose che veramente importano. Nessuno vede quello che è evidente. Nessuno affronta gli argomenti capisaldi della vita. Così l'incomprensione si trasforma in una sonnolenza che crea la solitudine. Bisogna che qualcuno si svegli, rompa il silenzio e parli, perché l'anima intenda e il cuore risponda. Troppe volte il silenzio non è d'oro. 18

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