Questo nostro incontro è un peccato. Dobbiamo proteggerlo dagli sguardi indiscreti. Dobbiamo nasconderlo lontano da tutti. Sappiamo che non può presentarsi in mezzo agli uomini e apparire alla luce del sole. Sappiamo che deve vivere come un vagabondo e un criminale, con il continuo timore del domani. Appena siamo soli abbiamo paura di tutti. E se siamo in mezzo al mondo cerchiamo ancora di rimanere da soli. Uno sguardo basta a riconoscerci nella folla. Un silenzio ci unisce più di un discorso. Se parlando incontro il tuo nome, il sangue mi martella nelle vene. Se tu pronunci il mio, l'anima ti trema sulle labbra. E siamo sorpresi che nessuno sveli il nostro segreto. Eppure l'accusa è nel tuo sorriso quando mi vedi e nel mio sguardo quando tu sorridi. Sappiamo che la nostra condanna è in questo silenzio che ci incatena. Sappiamo che questo è un peccato. E non vorrei odiarti domani come oggi ti amo. Talvolta tra l'amore e l'odio non vi è che un soffio. Dobbiamo mutare la catena in ala. Dobbiamo cercare il cielo perduto. E dopo esserci incontrati nell'ombra, ci troveremo nella luce. Comunque, non aspettiamo il richiamo dell'ultima campana per salvarci dal naufragio. 99
venerdì 16 marzo 2012
domenica 11 marzo 2012
Non so se il nostro incontro sia stato un bene o un male
venerdì 2 marzo 2012
L'amore della donna è un'ala in cerca di nuovi orizzonti
Alle volte nessuna delle due anime ha visto il segno malefico dell'incontro. Qualche altra volta invece una l'ha riconosciuto. Eppure non ha voluto o saputo ritirarsi. A tutta prima non si comprende per quale ragione i cuori accettino l'amarezza di queste dolorose esperienze. Assai spesso è l'anima femminile che, dotata di un'intuizione più profonda, vede i germi di fallimento nell'incontro negativo. E tuttavia continua a sorridere all'amore con dolce speranza, come la madre sa guardare con tenerezza anche il figlio ingrato. Si direbbe perfino che la donna abbia segrete simpatie per i cattivi soggetti. Così, l'anima femminile, nascondendo all'altra il presagio del luogo o dell'ora, della parola o del silenzio che rivelava il segno malefico, rimane al suo posto sorretta dall'istinto materno e attende con fiducia l'avvenire. Forse quest'amore si eleverà. Forse fiorirà nella luce al di là della colpa e della vergogna. E anche se l'anima maschile, vedendo il naufragio vicino, si abbandona alla deriva, quella femminile non si dà mai per vinta. Ed è la prima a cantare la risurrezione nella quale ha avuto sempre fede. L'amore della donna è spesso come un'ala in cerca di nuovi orizzonti. 97
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