Pagine

domenica 6 gennaio 2019

La tenerezza è il più bel fiore dell'autunno coniugale


Non bisogna credere alla vecchia e stupida definizione: il matrimonio è la tomba dell’amore. Spesso invece è proprio la sorgente di tutti gli amori. Solo in quello coniugale si raggiunge, anzi, l’equilibrio tra i sensi e il cuore senza uccidere l’amore che diventa comprensione, indulgenza, tenerezza e devozione. Soltanto resistendo per anni e anni a urti, conflitti, e avversità, si impara a non perdere più la pazienza e a conservare sempre la speranza. E forse tutta l’arte di saper amare è qui. Certo, anche oggi, come all’epoca di Balzac, il matrimonio deve combattere il mostro dell’abitudine, capace di distruggerlo. Ma la febbre odierna non lascia più alle coppie troppo tempo per sbadigliare. E ogni giorno offre una nuova maniera di amare. In questo modo, dopo molti anni, ogni unione rimane un vero miracolo e, visto al microscopio, risulta un complesso di errori e di sorprese, ma soprattutto di indulgenza e di devozione. E in una sera l’amore può suggerire le dolci parole di Bach a sua moglie: <<Prima i tuoi capelli erano raggi di sole e ora sono raggi di luna. Luce preferibile per due amanti come noi siamo>>. La tenerezza è il più bel fiore dell’autunno coniugale, e soltanto dopo aver vissuto e sofferto insieme secondo la legge di Dio, si conosce tutta la forza luminosa dell’amore. 171

Nessun commento:

Posta un commento